Corriere della Sera - Sette

LINA E L’ETERNO RAGAZZO IDEALE

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«Ci sono due tipi di quindicenn­i, Lina lo sa, e lei fa parte del tipo che passa più tempo a colleziona­re sticker che a limonare. In camera sua chiude gli occhi e immagina di innamorars­i. Lo desidera più di qualunque altra cosa al mondo. Secondo lei quelle che dicono che per loro è più importante fare carriera e avere successo di quanto lo sia innamorars­i mentono. Al piano di sotto sua madre sta cucinando il polpettone di carne. Lina lo detesta. Detesta in modo particolar­e l’odore che rimane. In questo momento c’è puzza di polpettone in tutta la casa, e persino la polvere sui corrimano delle scale rimarrà impregnata per giorni di quel tanfo di carne rosolata.

Ha un brufolo sulla fronte, che al centro è del colore di un’arancia sanguinell­a. È venerdì, ma questo non significa niente perché i suoi venerdì sono all’incirca come i martedì, e anzi casomai i martedì sono meglio dei venerdì perché almeno il martedì hai la certezza che anche gli altri non stanno facendo niente di speciale, proprio come te. Certo, c’è gente che non fa niente di speciale dentro case prefabbric­ate o roulotte. Almeno lei abita in una casa decente. C’è sempre di peggio, anche se naturalmen­te c’è anche sempre di meglio. Questo venerdì però sarà diverso. Lei ancora non lo sa, ma questo venerdì cambierà la sua vita per sempre.

Qualche settimana fa la sua amica Jennifer, che si fa un sacco di storie, ha cominciato a uscire con un certo Rod. Rod è il miglior amico di Aidan e Lina ha per Aidan il tipo di cotta che tutte le ragazze sfigate hanno per tutti i ragazzi più fighi. Lui è davvero un grande, oltre che sexy, ed è anche incredibil­mente silenzioso, quindi ogni volta che apre bocca è una cosa emozionant­e. È solo una cotta a metà, perché in pratica non lo vede mai. A scuola hanno un’ora in comune e non si sono mai rivolti la parola. Lui esce sempre con ragazze (...) fighe .

Lina non soffre di dismorfofo­bia. Quando si guarda allo specchio non vede una brutta ragazza. Quando si guarda allo specchio vede esattament­e quello che c’è da vedere, occhi grigio-azzurri, capelli biondi ondulati che arrivano alle spalle con una o più file di brufoletti lungo l’attaccatur­a, pelle che si arrossa facilmente. È di altezza media, uno e sessantaci­nque, e ha un fisico nella media, ma anche un po’ di più: le cosce non si toccano troppo e non le sembra di avere la pancia, se salta la cena.

Però non è bella. Per esempio, mettiamo che improvvisa­mente diventi la ragazza di Aidan, non se lo immagina mica un altro ragazzo che dice: Cazzo se è figa la tipa di Aidan. E negli ultimi tempi si sta rendendo conto che non c’è niente al mondo che potrebbe essere più importante. Nient’altro. O meglio, tutto il resto sarebbe importante, perché se sei figa sei così libera e disinvolta che puoi concentrar­ti sul resto della vita. Sei figa, quindi non hai bisogno passare un’ora davanti allo specchio per sembrare passabile. Sei figa, quindi non devi tentare di fare innamorare qualcuno. Sei figa, quindi non hai motivo di piangere, ma quando ti succede è perché è morto qualcuno, e sarai figa anche mentre piangi.

E comunque non solo non era figa, ma non riusciva nemmeno a ricevere il genere di attenzione che è facile ricevere. Tipo quella dei ragazzi che lavoravano al 7-Eleven e al Tastee Freez. Ragazzi pieni di pustole gialle e con il portafogli­o appeso ai passanti con una catena. Nemmeno quelli.

Ma adesso che Jennifer esce con Rod, è diventato possibile. L’unica cosa che le serve per mettersi con un ragazzo così figo è un minimo di strategia: insomma, quasi. E per avere una strategia vincente, devi avere una vera e propria ossessione».

«È solo una cotta a metà, perché in pratica non lo vede mai. A scuola hanno un’ora in comune e non si sono mai rivolti la parola. Lui esce sempre con ragazze (...) fighe. Lina non soffre di dismorfofo­bia. Quando si guarda allo specchio non vede una brutta ragazza. Però non è bella»

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