Corriere della Sera (Roma)

Ostia, le discoteche senza permesso Ma c’è chi ha aperto

- V. Cost.

Ostia silenziosa come non mai nell’estate 2024. La stagione balneare è iniziata da un mese e mezzo, ma una parte del settore turistico del lido di Roma al momento è spento. Discoteche ancora con i cancelli chiusi, niente luci né musica, perché dal Campidogli­o non sono arrivate le autorizzaz­ioni necessarie alla ripartenza.

Una decina i locali con musica dal vivo o dj set interni agli stabilimen­ti balneari, con differente clientela - giovanissi­mi ma anche ultraquara­ntenni - che, almeno per ora, non possono lavorare. Un numero ridotto di discoteche rispetto al passato quelle attive a Ostia, visto che sia lo storico Kursaal che il vicino Sporting sono chiusi tra concession­i ritirate e macerie delle ca- bine sulla riva. Secondo l’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Gualtieri il 30 aprile scorso (quella che appunto dà il via all’estate), le attività di «pubblico spettacolo» potevano restare aperte fino alle ore 3 della notte, previ permessi da far arrivare dai dipartimen­ti Ambiente e Cultura. Le richieste per le piste da ballo da parte delle strutture turistiche sono partite già dai primi di maggio, ma al momento ancora niente musica. «Siamo bloccati, sappiamo solo che le autorizzaz­ioni rimbalzano da un ufficio all’altro - sottolinea­no gli imprendito­ri di Ostia - . Così però restano in sospeso decine di lavoratori e gli investimen­ti fatti. Poi c’è qualcuno che pure senza permessi sta operando...». Perché meglio pagare una multa da duemila euro che rinunciare a una serata di incassi a quattro zeri: sono stati già diversi i blitz messi a segno dai vigili nei due ultimi fine settimane, durante i quali sono state riscontrat­e numerose violazioni anche inerenti discoteche abusive. Gli accertamen­ti sono ancora in corso, ma a breve i locali fuori norma potrebbero rischiare anche ordinanze di chiusura. «Abbiamo chiesto le autorizzaz­ioni già da settimane, ma non ho ancora ricevuto risposte - spiega Ruggero Barbadoro del Venezia - . Io ovviamente non mi azzardo ad aprire senza via libera, ma non c’è mai stato un intoppo simile, è un peccato lasciare buia Ostia la sera».

C’è poi la distinzion­e, in teoria molto labile, tra discoteca vera e propria e una serata di musica, piano-bar e intratteni­mento vario: senza permessi precisi e in una situazione così nebulosa, il rischio appunto è che chi è in regola sia multato comunque e chi si beffa della legge lavori ugualmente. L’anno scorso era il X Municipio competente sul demanio e mare, dal 2024 le deleghe del Litorale sono tornate al Comune: al momento le autorizzaz­ioni stanno rimbalzand­o tra le scrivanie del Dipartimen­to Cultura all’Urbanistic­a. L’input sembra chiaro: niente via libera alle discoteche se si registrano abusi o pezzi di cemento spostati negli stabilimen­ti, tanto più se ci sono di mezzo canoni delle concession­i non pagati. Ostacoli non da poco visto che molte strutture balneari hanno subìto i danni delle mareggiate e hanno dovuto mettere mano a cabine e ristoranti, senza citare la diatriba in corso col Campidogli­o che sta togliendo le concession­i agli stabilimen­ti proprio per i canoni arretrati, per di più oggetto di ricorsi. In sintesi, quei permessi alle disco potrebbero non arrivare mai per alcuni imprendito­ri. Dal Campidogli­o però rassicuran­o sul tema: le autorizzaz­ioni richieste sono già al vaglio degli uffici - si precisa - e si sta procedendo con i pareri dei diversi dipartimen­ti. Se la movida di Ostia è spenta, ci sono anche residenti ben lieti di tanta pace, dopo anni di lotta contro i decibel di troppo e il caos sul lungomare.

Barbadoro (Venezia) «Non mi azzardo ad aprire senza ricevere il permesso dal Comune»

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(foto Guaitoli) L’ingresso del Kursaal a Ostia

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