Fotovoltaico, parco urbano, tetto-giardino: il progetto Grande Maxxi pronto nel 2027
Un grande parco urbano, accessibile a tutti da fine 2025, sul lato del Maxxi che guarda via Masaccio. Un edificio basso, in linea con lo stile architettonico del quartiere e con tanto di spazio verde sul tetto, a riqualificare l’area dismessa che sta dietro l’abside della basilica di Santa Croce al Flaminio. E coperture fotovoltaiche — dalle pellicole hi-tech spalmate sul cemento, alle tegole di nuova generazione fino ai pannelli colorati sopra il bookshop — per garantire al Museo nazionale delle arti del XXI secolo di arrivare progressivamente all’autosufficienza energetica e al traguardo «emissioni zero».
Sostenibilità, inclusione e innovazione sono premessa e obiettivo del Grande Maxxi, progetto con vista sul futuro del quartiere Flaminio, che prevede entro il 2027 interventi per creare nuovi spazi e nuove funzioni in modo da rendere ancora più verde e accessibile il polo museale creato dall’archistar irachena (ma di passaporto britannico) Zaha Hadid. Lanciato alla fine del 2022 con un concorso internazionale vinto dallo studio italo-francese Lan, il progetto prevede un parco urbano lineare di 7.200 metri quadri e cambiamenti tecnologici e architettonici ibridi all’edificio, con tetti-giardino e pareti-vetrata attraverso cui i visitatori potranno partecipare al backstage della vita del museo. In particolare nasceranno uno spazio di ricerca, incontro e formazione, e un centro di restauro.
Oltre al Maxxi Hub+Green, prenderà il via da giugno il cantiere pilota per sperimentare l’uso di nuove tecnologie fotovoltaiche - Maxxi Sostenibile - per abbattere i consumi energetici. Nel progetto c’è spazio anche per l’inclusività: Maxxi per Tutti mira ad abbattere le barriere fisiche, sensoriali e cognitive. Tutto realizzato con le risorse del ministero della Cultura, dei Trasporti e, per l’accessibilità, con fondi del Pnrr. «Grande Maxxi è un significativo contributo alla rigenerazione urbana del quartiere Flaminio e di Roma», le parole di Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi. «Il Flaminio è in una fase di trasformazione e riqualificazione, e il Grande Maxxi è un progetto di particolare rilevanza che cambierà la percezione del luogo», chiude Francesca Del Bello, presidente del Municipio II.
L’area dismessa Sarà costruito un edificio basso per poter riqualificare l’area dietro l’abside della basilica di Santa Croce