Corriere della Sera (Roma)

Tempo di Rendez-vous

Al Nuovo Sacher la rassegna dedicata al cinema francese Fra gli ospiti, Isabelle Huppert

- Stefania Ulivi

Madeleine Verdier, aspirante attrice, (Nadia Tereszkiew­icz, la rivelazion­e di Forever Young) e l’amica Pauline (Rebecca Marder) avvocata a caccia di clienti, un morto eccellente, un potente produttore, un Harvey Weinstein ante litteram, un magistrato puntiglios­o (Fabrice Luchini). E una star del muto, Odette Chaumette (Isabelle Huppert) pronta a tutto pur di non imboccare il viale del tramonto. Per il suo ventiduesi­mo film, Mon crime. La colpevole sono io — titolo di apertura della XIII edizione del festival Rendez-vous, in uscita il 25 aprile con Bim —, François Ozon ha scelto una pièce del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, declinata con tocchi alla Lubitsch che conquistat­o pubblico e critica francese.

Grazie anche a una (ulteriore) prova magistrale di Huppert che è ospite d’onore dei Rendez-vous, dove presenta anche La syndicalis­te di JeanPaul Salomé, proiettato a Venezia 79 in Orizzonti, ispirato alla storia vera di Maureen Kearney, una sindacalis­ta del colosso nucleare Areva in lotta per evitare l’accordo commercial­e tra la multinazio­nale francese e il governo cinese che mette a rischio oltre 50 mila posti di lavoro e la cui vita sarà sconvolta da una feroce aggression­e a casa sua (arriverà nelle nostre sale in ottobre con I Wonder Pictures).

Un’edizione che si annuncia molto ricca, quella in programma quest’anno dal 29 marzo al 3 aprile, sempre sotto la direzione artistica di Vanessa Tonnini, con il Cinema Nuovo Sacher a fare da punto di ritrovo per proiezioni e incontri con i protagonis­ti del cinema francese, registi e interpreti. Moltissimi. Oltre a Ozon, Huppert, Marder e Tereszkiew­icz, sono attesi Nicolas Pariser, Léonor Serraille, Clément Cogitore, Julie LeratGersa­nt, Alain Guiraudie, Albert Serra, Jean-Paul Salomé, Bruno Coulais, Marc Fitoussi, Arnaud Desplechin, Paul Kircher.

L’Institut Français Centre Saint Louis sarà la sede dei «Petit Rendez-vous», con i film destinati ai più piccoli.

«Questa edizione è testimone di un cinema giovane, travolgent­e, indipenden­te e vario, che porta un messaggio positivo per le future generazion­i — il commento di Christian Masset, ambasciato­re francese in Italia —. Ci fu un tempo in cui Francia e Italia rappresent­avano praticamen­te la stessa patria per il mondo del cinema, per quante coproduzio­ni venivano realizzate nei nostri due paesi con artisti francesi che giravano in Italia e artisti italiani che giravano in Francia. Mi auguro che ritornino ad esserlo e che gli artisti che accogliamo siano al centro di scambi sempre più numerosi».

Al lavoro della regista Alice Winocour è dedicato il focus 2023, «Il cinema ovvero la rivoluzion­e del corpo». Sarà presentato in anteprima italiana Revoir Paris, passato alla Quinzaine des Réalisateu­rs di Cannes, insignito del premio Alice Guy 2023 per il miglior film realizzato da una donna, per cui la protagonis­ta Virginie Efira ha vinto il César come miglior attrice.

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 ?? ?? In cartellone A destra, Nadia Tereszkiew­icz in «Mon Crime» di Ozon. Qui sopra, «Un petite frere» di Léonor Serraille, sotto, «Le parfum vert» di Nicolas Pariser
In cartellone A destra, Nadia Tereszkiew­icz in «Mon Crime» di Ozon. Qui sopra, «Un petite frere» di Léonor Serraille, sotto, «Le parfum vert» di Nicolas Pariser
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Protagonis­ta Isabelle Huppert in una scena del film «La syndacalis­te» di Jean Paul Salomé

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