Offrono mascherine, sono rapinatori
Allerta nelle chat e psicosi. Ieri un colpo a Ostia, i carabinieri li salvano dal linciaggio
Si presentano a casa come corrieri inviati dal Comune per consegnare gratis ma- scherine di protezione in questi tempi di coronavirus. Qualcuno abbocca, apre e viene rapinato. Ormai è psicosi, che corre sulle chat, con tanto di foto di banditi armati di pistola e mascherati. Polizia e carabinieri stanno analizzando il fenomeno e raccogliendo elementi. Intanto ieri colpo sospetto a Ostia, tre arresti. Per i militari dell’Arma però le mascherine questa volta non c’entrano.
Ormai è psicosi. Forse purtroppo qualcosa di più. Rapinatori a domicilio che si presentano come corrieri del Comune «per consegnare mascherine di protezione gratuite alla cittadinanza». Citofonano, si fanno aprire e aggrediscono gli inquilini. Sulle chat l’allarme viaggia a mille all’ora con tanto di individui armati di pistola e mascherati con bandane che si aggirano nelle trombe delle scale. «Avvisate quante più persone possibile di non aprire agli sconosciuti», è il messaggio che rimbalza sugli smartphone in ogni quartiere della Capitale e in provincia. Polizia e carabinieri stanno analizzando il fenomeno e mettendo insieme quelli che potrebbero essere episodi da non sottovalutare in questi giorni in cui sciacalli e balordi non si fanno troppi scrupoli nell’approfittare di una tragedia epocale e planetaria. Intanto però i carabinieri escludono che l’aggressione subìta ieri pomeriggio da una pensionata nel suo appartamento in via delle Zattere, a Ostia, possa essere collegata a questo allarme. Sono stati proprio i militari dell’Arma ad arrestare tre sudamericani, catturati sui tetti dei palazzi dove si erano rifugiati per non essere linciati dalla folla. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il terzetto aveva atteso la vittima sul pianerottolo e al suo rientro a casa l’ha spintonata dentro, immobilizzandola con il nastro adesivo su una sedia in cucina. Ma le grida dell’anziana donna hanno richiamato l’attenzione dei vicini. In tanti hanno capito subito quello che stava accadendo e nonostante il divieto di uscire senza motivo hanno circondato il palazzo: per fortuna dei banditi i carabinieri sono piombati sul posto in un attimo e li hanno bloccati, caricandoli in macchina fra insulti e minacce di vendette sommarie. Sono accusati di concorso in rapina aggravata. Potrebbero aver messo a segno altri colpi dello stesso genere, ma almeno in questa circostanza non con la finta consegna delle mascherine per convincere le vittime ad aprire la porta. Ma a sentire quello che viene ripetuto sul web - perché questo avvenga sarebbe solo questione di tempo.