Ferrara: «Ora Virginia deve rimettere insieme i pezzi»
L’ex capogruppo grillino ha votato contro. «Ci sono colpe nostre»
Il momento del redde rationem, dopo che martedì 12 consiglieri grillini hanno mandato sotto la maggioranza votando con le opposizioni per il «no» alla discarica nella Valle Galeria, dovrebbe essere stasera: «Abbiamo chiesto di inserire il tema all’ordine del giorno - rivela l’ex capogruppo M5S in assemblea capitolina, Paolo Ferrara - , ne parleremo subito dopo i lavori d’Aula».
Consigliere Ferrara, come si è arrivati a esprimere una posizione di così aperto dissenso, non circoscritta a pochi irriducibili, ma che coinvolge quasi la metà di voi?
«Nessuna fibrillazione, ma è chiaro che c’è un problema. Dopo tre anni e mezzo alcune situazioni si sono logorate e non vedo segnali di recupero».
In che senso?
«Quando ci si procura una ferita si va dal medico a farsi ricucire, non mi sembra si stia facendo qualcosa per appianare le divergenze».
Chi dovrebbe pensarci?
«Credo che debba essere Virginia a rimettere insieme i pezzi».
Malgrado si dica dispiaciuta per una scelta impopolare, non soltanto tra gli abitanti della Valle Galeria, la sindaca continua a ribadire che non ha intenzione di tornare indietro.
«Su Monte Carnevale sono fiducioso che si possa riaprire il tavolo e individuare un altro sito, dobbiamo superare questa fase».
Lo ritiene possibile, dopo che le tensioni sono sconfinate nell’insulto, ancor più dopo il post di Andrea Severini, marito della sindaca, che ha pubblicato i nomi dei 12 consiglieri dissidenti?
«Quel post è stato inopportuno, la sintesi estrema di una situazione complessa che rischia soltanto di creare caos».
Resta il dato dei 12 contrari alla discarica e degli astenuti che, sebbene non si siano schierati, hanno comunque scelto di non allinearsi...
«Era già emerso in maggioranza che ognuno avrebbe votato secondo coscienza. Siamo stati trasparenti: il nostro non è stato un voto contro Raggi, ma per la democrazia».
Crede che, dopo tre anni e mezzo alla guida della città e allettata dall’idea di ricandidarsi, la sindaca si stia sempre più allontanando dal Movimento per darsi un profilo governista?
«No, non credo si stia sganciando, semmai è stata brava la Regione a tenderci un trappolone...».
Senza una discarica di servizio, e con la differenziata al palo, quali altre soluzioni si sarebbero potute adottare?
«Di sicuro è mancata la programmazione e ce ne assumiamo la responsabilità, ma neppure la Regione ha fatto la sua parte continuando a rinviare l’approvazione del Piano dei rifiuti».
Anche con la differenziata al 70 per cento rimarrebbe il problema di dove portare la spazzatura...
«Io sono dell’idea che Roma debba gestire il ciclo dei rifiuti in modo virtuoso. Se nel frattempo serve una soluzione intermedia va bene, ma nell’ambito di un programma che, nell’arco di cinque-sei anni, porti a una svolta sostanziale».
Perché non ci siete riusciti?
«Di sicuro il continuo cambio di assessori e manager in Ama non ha giovato, ma dobbiamo ricordare che, tra cassonetti incendiati e il rogo del Tmb Salario, quando abbiamo provato a cambiare le cose ci hanno fatto la guerra».
❞ Su Monte Carnevale sono fiducioso che si possa riaprire il tavolo e individuare un altro sito, dobbiamo superare questa fase