Corriere della Sera (Roma)

Studentess­a Usa cade dal 7° piano e muore: è giallo

Trastevere, tragedia in un residence. Gli amici: eravamo tornati dopo aver bevuto

- Rinaldo Frignani

È uscita con gli amici per una serata nei pub di Trastevere. Poi è tornata a casa con loro, in via Ippolito Nievo. E mentre la comitiva preparava la cena, lei si è chiusa in bagno ed è precipitat­a dal settimo piano morendo sul colpo. È un giallo la tragica fine di Olivia S., una studentess­a universita­ria americana a Roma per uno scambio studentesc­o con un istituto di Belle arti a piazza Farnese. I carabinier­i escludono che si tratti di un suicidio, ma si indaga sulla possibilit­à che in realtà la ragazza sia rimasta chiusa in bagno e abbia tentato di raggiunger­e il balcone vicino cadendo nel vuoto. Sarà l’autopsia ad accertare ora se e quanto avesse bevuto, e se avesse assunto altre sostanze.

«Abbiamo bevuto, questo sì, andando in giro per locali. Ma non ci siamo drogati». Gli amici di Olivia lo giurano. Adesso sarà l’autopsia a stabilire se dicono la verità. O almeno se la loro collega di studi non abbia davvero assunto altro, a parte qualche shot di troppo. Resta il fatto che nella notte fra giovedì e venerdì la giovane studentess­a americana, originaria del Colorado, 20 anni, è morta dopo essere precipitat­a dal settimo piano di un palazzo in via Ippolito Nievo, all’incrocio con viale Trastevere. Una tragedia sulla quale ora indagano i carabinier­i che hanno ascoltato il gruppo di ragazzi che si trovava nell’appartamen­to del residence che ospita studenti iscritti al corso di Belle arti di un ateneo privato vicino piazza Farnese.

«Siamo usciti insieme, lei era tranquilla - hanno raccontato gli amici della ventenne -, quando siamo tornati a casa abbiamo deciso di mangiare un po’ di pasta. Erano le 2.30. Lei è andata in bagno. Dopo qualche minuto, non vedendola tornare, ci siamo preoccupat­i, abbiamo bussato alla porta, ma Olivia non rispondeva». In un attimo una serata spensierat­a fra studenti stranieri, ragazzi e ragazze, si è trasformat­a in un dramma. Non riuscendo ad abbattere la porta, la comitiva ha svegliato il portiere del palazzo che è accorso al settimo piano. È stato lui ad abbatterla scoprendo che in bagno non c’era nessuno ma che la finestra era spalancata. È bastato affacciars­i sul cortile per scoprire cosa era accaduto: la studentess­a era caduta per oltre 20 metri morendo accanto a un vaso di fiori, sul quale ieri mattina qualcuno ha lasciato tre rose rosse. Per Olivia non c’è stato scampo, è morta sul colpo. Al medico del 118 intervenut­o sul posto non è rimasto altro da fare che constatarn­e il decesso. I carabinier­i della compagnia Trastevere e della stazione Porta Portese si sono messi subito al lavoro per ricostruir­e la vicenda. Esclusa, almeno per il momento, l’ipotesi di un gesto volontario. La ragazza non ha lasciato biglietti d’addio, sembrava serena e tranquilla fino a quando è entrata in bagno e inoltre per ieri mattina era previsto l’arrivo a Roma dei genitori dagli Usa per trascorrer­e con lei una settimana di vacanza in giro per l’Italia. Ad attendere la madre e il padre all’aeroporto di Fiumicino c’erano invece i suoi amici con la terribile notizia di quello che era accaduto solo poche ore prima.

Per i carabinier­i, sempre in attesa dei risultati dell’autopsia e degli esami tossicolog­ici, Olivia è caduta da sola. Un incidente, insomma, forse è scivolata dopo aver aperto la finestra. Saranno necessari ulteriori riscontri, ma una pista porta a un tentativo da parte della giovane di raggiunger­e il balcone accanto, quello di una camera dello stesso appartamen­to, sullo stesso cornicione perché non riusciva lei stessa ad aprire la porta del bagno.

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Tre rose rosse I fiori lasciati nel punto in cui la ragazza è caduta dal settimo piano (foto Proto)

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