«Ma presto cambierà tutto»
Dopo l’Eur, San Lorenzo, e Prati e tante altre zone. Perché la lotta ai rifiuti ormai non ha quartiere. Il malcontento al riguardo è un po’ ovunque in città.
Pinuccia Montanari, assessore all’Ambiente, cosa sta facendo l’amministrazione per i cittadini?
«Stiamo portando avanti il nostro impegno per affrontare la questione rifiuti a Roma, del tutto abbandonata da decenni di immobilismo. Abbiamo avviato la raccolta differenziata tecnologica con sacchetti “intelligenti”. Il nuovo modello di prelievo dei rifiuti è già realtà nel rione ebraico: un’area di 40 mila metri quadrati che si sviluppa attorno al Portico d’Ottavia che ha raggiunto in pochissimo tempo un risultato straordinario: l’85% di differenziata. Segno che il nostro modello funziona».
Come funziona questo sistema?
«Il sistema prevede l’utilizzo esclusivo di sacchetti con tag (transponder elettromagnetico “passivo”) dotato di microchip che traccia le quantità dei rifiuti. Saranno coinvolti nella rielaborazione radicale del sistema di raccolta differenziata domiciliare anche il X municipio, dove siamo già partiti lunedì scorso con la mappatura delle utenze, e il VI municipio».
Ci sono altre novità che aspettano solo di essere attuate?
«Nel 2018 è prevista la riorganizzazione, in raccordo con le amministrazioni municipali, del sistema di raccolta dei materiali post consumo anche nei municipi VIII e IX, I e II».
Quali sono i prossimi traguardi che vi siete prefissati?
«Il nostro obiettivo è ridurre entro il 2021 la produzione di rifiuti annuali di 200mila tonnellate; aumentare la raccolta differenziata al 70%; realizzare Fabbriche dei materiali, per recuperare materia anche dall’indifferenziato; una nuova organizzazione di Ama basata su Ama di Municipio per un servizio più vicino ai cittadini. E soprattutto abbiamo avviato l’iter per la realizzazione di 2 nuovi impianti industriali di compostaggio aerobico per almeno 120mila tonnellate di organico».