Dalla Piramide al Palatino, ecco i led sui monumenti
Da ieri sera la Piramide Cestia e Porta San Paolo all’Ostiene hanno una nuova illuminazione a led. L’ha curata l’Acea che per Capodanno regalerà un fascino particolare anche al Palatino. «E stiamo lavorando anche sulle Mura Aureliane», rivela la sindaca Raggi.
La Piramide Cestia e Porta San Paolo all’Ostiense, la Basilica di San Marco Evangelista a piazza Venezia e il Palatino nel cuore dell’area archeologica. I monumenti di Roma tornano a risplendere anche di notte grazie all’illuminazione artistica permanente realizzata da Acea. Il progetto, presentato in Campidoglio, non finisce qui. Anzi: in futuro anche le Mura Aureliane potrebbero essere illuminate, così come auspicato dalla sindaca Virginia Raggi. «Ci stiamo lavorando», dice l’esponente grillina ricevendo sostegno dal presidente Acea, Luca Lanzalone. Ad illuminare la Piramide, già da ieri sera, è un mega impianto composto da 38 barre e da 4 fasci di luce che valorizzano le colonne e alcuni tratti di mura adiacenti il monumento. Nuova luce anche per la facciata, la Loggia delle Benedizioni e il portico della Basilica di San Marco in centro. I fasci di luce valorizzano anche la statua del santo che sormonta il portale d’ingresso. L’illuminazione del Palatino, sul fronte del Circo Massimo, prenderà il via invece il 31 dicembre, in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno organizzati dal Comune. Sul Palatino in particolare gli interventi di ammodernamento e ripristino riguardano l’impianto d’illuminazione della Domus Severiana, dello Stadium, della Domus Augustana, della Domus Flavia e del Pedagogium: in questo caso si stanno implementando apparecchiature a led di ultima generazione, 98 proiettori con elevata resa cromatica per una potenza di 4.660 watt.«Vogliamo riportare alla bellezza tutti questi siti che spesso sono inghiottiti dal l’oscurità nella notte - spiega Virginia Raggi -. Vogliamo che romani e turisti godano anche di notte delle straordinarie bellezze di Roma». Parole condivise dal presidente Lanzalone: «Acea dagli inizi del Novecento gestisce l’illuminazione a Roma e non poteva sottrarsi alla sfida di rendere la città più bella proprio attraverso l’illuminazione anche con creazioni artistiche e giochi di luce».