QUELLE AUTO BLU SENZA REGOLE ACCADEVA ANCHE 90 ANNI FA...
Caro Conti, mi riferisco alla lettera della signora Anna M. Amici apparsa l’8 novembre scorso a proposito del far west delle auto blu. Leggo dagli archivi un telegramma urgente spedito da Benito Mussolini a tredici ministeri il 31 maggio 1927: «Est necessario impartire ordini severissimi perché tutte le automobili di funzionari aut di servizio non esclusi i camion rispettino nella maniera più rigorosa le norme della disciplina stradale della Capitale. Firmato: Mussolini». L’abitudine descritta dalla lettera della signora Amici doveva evidentemente esistere anche nel 1927, cioè novant’anni fa...
Ugo Morosi
Inostri lettori ricorderanno altri interventi gustosi di Ugo Morosi, prefetto a riposo e gran navigatore nel mare dei documenti storici, soprattutto del ventennio fascista. Il telegramma mussoliniano, nel suo decisionismo, svela che il problema di oggi esisteva già novant’anni fa: auto blu (allora erano «di funzionari», magari non blu, ma ben riconoscibili) così supponenti da violare ogni norma del codice stradale. Persino il dittatore (forse, chissà, dopo una lamentela dell’allora governatore di Roma Ludovico Spada Veralli Potenziani) richiamò tutti all’ordine. Del tutto inutilmente, sembra di capire, visto che novant’anni dopo siamo sempre lì. pconti@corriere.it