Dinner Picasso: Paloma, Bernard e la principessa del Liechtenstein
Picasso, il genio e il talento. In tema d’arte (Novecento e non solo), quando scende in campo lui per gli altri non c’è quasi partita. Ma anche in tema di mondanità il richiamo del marchio-Picasso si mantiene ai vertici. E infatti nel nome di Pablo non c’è solo l’imminente mostra alle Scuderie del Quirinale, che oggi sarà aperta dal Capo dello Stato Sergio Mattarella (poi inaugurazione alle 18 e festa all’Ex Dogana, da domani al pubblico); bensì anche un corollario di eventi deluxe, coma la cena di ieri nel Casino dell’Aurora di Palazzo Pallavicini, affittato per l’occasione. Ospiti nella straordinaria dimora barocca (affresco di Guido Reni e collezioni da sindrome di Stendhal), una fetta di beau monde: a partire dalla cocuratrice della mostra MariaAnnunciata, princess del Liechtenstein e nipote dell’attuale sovrano, fino a vari esponenti della stirpe picasside: Bernard, nipote di Pablo, suo più «cospicuo» erede; Paloma, una dei quattro figli del genio — ieri disperata all’arrivo all’aeroporto di Roma per la perdita dei bagagli, suoi e del marito — e Diana, figlia di Maya Picasso. Presenti gli ambasciatori di Spagna e Francia, Jesús Gracia e Christian Masset, e prestatori e collezionisti tra cui Nicolas Berggruen (fratello di Olivier, curatore della mostra) e Luziah Hennessy.