Nasce il «Parco del Colosseo» Il Consiglio di Stato smentisce il Tar
Esulla spartizione degli incassi dei biglietti si era accesa la battaglia politica e amministrativa tra governo e Campidoglio. Da una parte il ministro, che ha applicato lo stesso modello ad altri 31 siti in tutta Italia, inclusi Uffizi, Pompei, Brera e Reggia di Caserta, dall’altra la sindaca, secondo la quale venivano lesi gli interessi di Roma Capitale lasciandole solo il 30% di quei soldi. La Sesta sezione del Consiglio di Stato accoglie ora i ricorsi di Franceschini contro il Tar, che dava invece per buona la linea del Campidoglio. «Una sentenza che fa davvero giustizia», esulta il ministro. Franceschini annuncia con l’occasione anche l’ingresso nel Consiglio di amministrazione del nuovo parco archeologico di Irina Bokova, il direttore generale dell’Unesco: «un onore che abbia accettato il mio invito».
Insieme all’istituzione del Parco archeologico, grande 78 ettari, viene ammessa anche la procedura di selezione pubblica internazionale per individuare il suo direttore. È rispettato, secondo i giudici d’appello, il parametro fondamentale di leale collaborazione con Roma Capitale, che verrà coinvolta successivamente nella fase di gestione. Superata dal Consiglio di Stato l’opposizione sulla temuta perdita di incassi, respinta invece la tesi della presunta perdita di rilevanza unitaria dell’area all’interno delle Mura Aureliane.
«È inaccettabile che a Roma ci siano aree di serie A e aree di serie B», aveva tuonato la sindaca, che ieri non ha commentato. «È incontestabile che ovunque in Italia il passaggio ai musei autonomi ha portato ad un miglioramento su tanti fronti, dai visitatori che sono cresciuti a migliori servizi» aveva ribattuto all’epoca il ministro.