Corriere della Sera (Roma)

Casaleggio-Cisl, l’asse per portare Bruno Rota alla guida dell’Atac

- Erica Dellapasqu­a

Milano. I contatti, recenti, con la Casaleggio Associati. Che a Roma ha già portato l’assessore veneto Massimo Colomban. E poi anche il «giro» della Cisl lombarda, il sindacato forte di Atac, garantisce sulle competenze.

Ecco, potrebbe comporsi di questi tasselli il ponte in grado di traghettar­e Bruno Rota dall’Atm di Milano alla Capitale, nel ruolo di nuovo dg di Atac che a quel punto affiancher­ebbe, con mansioni operative e organizzat­ive, l’au Manuel Fantasia. Atac nega: «Selezione in fase di svolgiment­o». Bon ton amministra­tivo in qualche modo obbligato, essendo appunto il concorso ancora aperto, mentre in realtà, a Milano, il canale aperto tra la Casaleggio e Rota, non è più solo un’indiscrezi­one. Buoni rapporti. Come dimostrano le ultime uscite grilline a supporto dell’attività del manager che si è opposto all’ingresso di Ferrovie dello Stato in Atm attirandos­i così l’irritazion­e del sindaco Beppe Sala. Politicame­nte «duttile» - con Ombretta Colli alla provincia di Milano è direttore generale della società stradale Serravalle e poi con Giuliano Pisapia scala i vertici Atm - per superare il test di compatibil­ità grillina Rota dovrebbe solo scontare un precedente riferito al suo doppio incarico, e stipendio: nel 2012 viene nominato dal cda da lui stesso presieduto anche direttore generale (240 mila euro più benefit, incalzò l’opposizion­e davanti alla Corte dei conti). Il possibile arrivo di Rota è confermato dall’assessore Massimo Colomban: «Se Rota è uno dei papabili? Credo di sì, che abbia presentato (la candidatur­a, ndr). Se viene scelto o no dipende dalla commission­e non certo da me». Al posto di Rota, invece, potrebbe arrivare Arrigo Giana, ad di Cotral: il cda scadrà a luglio 2018 quindi, nel caso, si dimetterà.

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