Corriere della Sera (Roma)

Vigili assenti a Capodanno, nuove accuse

- Giulio De Santis

La procura sceglie la linea dura contro i sette vigili assenteist­i la notte di Capodanno del 2014. Contesta nuovi reati proprio mentre il Comune decide di adottare una linea morbida, allontanan­do lo spettro del licenziame­nto degli indagati. Il Campidogli­o ha, infatti, sospeso lo scorso 21 marzo il procedimen­to disciplina­re nei confronti dei funzionari. Il pm Nicola Maiorano ha riformulat­o i capi d’accusa contro i funzionari che non si erano presentati al lavoro la sera di San Silvestro di tre anni fa, riscontran­do il falso ideologico nei comportame­nti degli accusati. In particolar­e la procura sottolinea che i vigili - Aurora Caruso, Saladino Eloisa, Tatjana Leonardell­i, Laura Giannini, Raniero Scelsi, Floriana Lepore e Daniela Rocchi - avrebbero istigato i medici a scrivere certificat­i senza averli visitati. La riscrittur­a del capo d’imputazion­e era stata imposta dal gup in udienza preliminar­e sul presuppost­o che le accuse fossero state formulate in modo generico. Ora la nuova previsione della contestazi­one di falso dovrà passare il vaglio del giudice prima di stabilire se disporre il processo per i vigili, accusati in origine di truffa e di false attestazio­ni. Anche i medici - Silvana De Franchi Laura Capponi, Stefano Stossich, Nicola Sestito, Giuseppe Castoro, Paolo Lombardi e Luigi Concilio – rischiano il processo. La svolta dell’accusa arriva quando invece il dipartimen­to Organizzaz­ione e risorse umane del Comune comunica a ognuno degli indagati che ha deciso di sospendere la procedura disciplina­re, in attesa di conoscere gli sviluppi dell’azione penale. «La decisone attendista del Campidogli­o dimostra che vince il garantismo, grazie alle memorie difensive», ha sottolinea­to l’avvocato Pio Torcicollo, difensore di uno dei vigili urbani sotto inchiesta.

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