Snai-allenatori Torna il duello sul contratto per Trenno
Ippica
Snaitech, la società proprietaria dell’ippodromo del galoppo di San Siro, «sarà costretta a programmare la chiusura del centro di allenamento» di Trenno se «entro il 20 giugno la maggioranza» dei 32 trainer (che vi allenano 420 cavalli con il lavoro, poi fatturato ai proprietari, di un migliaio fra trainer, fantini, artieri,operaimaniscalchi, veterinari, fornitori e autotrasportatori) «non dovesse sottoscrivere il contratto di prestazione di servizi», sul quale già in febbraio c’era stato un duro confronto. La società (che ormai ha il suo nocciolo nelle slot e nel gioco online, e dopo l’integrazione di Cogetech in Snai è controllata dal fondo Playtech) afferma che il contratto, «più volte integrato per accogliere alcune richieste degli operatori» e sinora firmato da 6 trainer, «non ha alcun aumento delle tariffe», e vuole «solo a disciplinare in maniera completa le obbligazioni delle parti per garantire la sicurezza di operatori e cavalli con il rispetto delle regole». «Se l’obiettivo di Snaitech è fare ordine, regole, legalità e pulizia, noi siamo 100% con Snaitech, perché abbiamo un interesse reciproco, ma al contrario temiamo — replica il portavoce del Comitato Ippici San Siro, il proprietario
Moreno Meiohas — che l’iniziativa unilaterale celi l’intenzione di mandarci via e dismettere l’area: un polmone verde che noi stiamo difendendo, oltre al lavoro qui delle persone, e alla storia dell’ippica». Snaitech rivendica invece l’«obiettivo prioritario di mantenere in vita il centro», ma taccia gli allenatori di «resistenza passiva» nel non volersi «assumere formali impegni come in qualsiasi contratto», e così nel far venir meno quelle «condizioni ambientali, e di rispetto delle regole di correttezza nei rapporti, che consentano di proseguire nella gestione». Gli ippici controreplicano di non voler firmare il contratto «finché «non darà alcuna seria garanzia sulla certezza della durata»: tra le «clausole rescissorie che consentirebbero a Snaitech di mandarci via con preavviso di 180 giorni (anziché in via ordinaria 32 mesi più 120 giorni)», Meiohas addita infatti «anche un bilancio societario in perdita» (per più di 1 milione), «un cambio di destinazione d’uso, o la vendita dell’area» (12 mesi di preavviso qui). «E la storia ci dice che Snaitech, nel trotto là dove ha ippodromi, ha già chiuso centri di allenamento a Montecatini e Milano».