Corriere della Sera (Milano)

Le Frecce Tricolori scaldano la pista dello scalo di Linate

Il ritorno delle Frecce 62 anni dopo. Una superband da mille musicisti fa vibrare la pista

- di Stefano Landi alle pagine 2 e 3

Dopo l’esperiment­o del Jova Beach Party, Linate accoglie i 100 mila del popolo del volo. Una marea di appassiona­ti e semplici curiosi che, in attesa della riapertura, hanno invaso lo scalo per l’appuntamen­to dell’Air show delle Frecce Tricolori (nella foto).

Nella vita, prima o poi, capita di tutto. Pure di passare un intero weekend a rischiare il torcicollo con la testa all’insù. A seguire scie di aerei che neanche in un cartone animato sono così compatte. Esiste un popolo di appassiona­ti. Quelli che degli aerei conoscono ogni spiffero della loro carta d’identità. Ma anche un popolo fatto di bambini, donne con il pancione, famiglie numerose che, dell’aereo, al massimo avevano conosciuto le poltrone su cui si accomodano per andare in vacanza.

A pochi giorni dalla sua riapertura, Linate apre le sue piste, i suoi pratoni, per ospitare un Air show che unisce passato e presente. Volare oh, oh: un’invasione pacifica di oltre 100 mila persone, molte delle quali vogliono sempliceme­nte vivere il momento. Prima che tutto, dal 27 ottobre torni alla sua frenetica normalità. La gente inizia a sbarcare in tarda mattinata: dopo l’esperiment­o del Jova Beach Party, tre settimane fa, molti sembrano quasi abituati all’idea del pellegrina­ggio. Che la macchina si parcheggia lontano, oppure si lascia addirittur­a a casa. Quattro ingressi, due da viale Forlanini, chiusa al traffico per lasciare autostrada aperta ai pedoni, uno da via Fantoli e uno da via Baracca. Naso all’insù a Novegro, a Segrate, pure nel centro di Milano qualcuno si affaccia per capire se si riuscirann­o a vedere le scie delle Frecce Tricolori. Che tornano a volare sul cielo di Linate dopo 62 anni in un diffuso orgoglio patrio, ma anche con le polemiche esplose nelle ultime settimane in Rete dal fronte ambientali­sta. «Il pubblico più romantico resta quello adulto, quello più romantico. Ma vedo sempre più gente giovane, anche bambini, che ci guardano con la luce negli occhi di chi sogna di fare il pilota. Ognuno ci vede un’emozione diversa», spiega Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori, mentre le note di All’alba vincerò di Pavarotti arrotondan­o le scie. Un pomeriggio passato a convivere con il ronzio che si fa tuono degli aerei che sfilano. Una scena, e una passione, che può ricordare quella per la Formula 1. Si sta lì, mentre si aspetta di essere travolti dal passaggio rumoroso di un momento. Lassù passano 52 aerei e c’è qualcuno che con il taccuino li segue con cognizione di causa. Con i tempi giusti anche della chiacchier­ata: capaci di intervalla­re il discorso con le pause dei rombi di tuono assordanti, una tassa ogni tre minuti.

Un grande evento collettivo, in gran parte gratuito, completato da una carovana di food truck, equamente segnalati da nuvole di fumo, dai comici di Zelig che la buttano sul ridere nonostante il via vai del parterre, prima del momento sicurament­e più collettivo della giornata. Rockin’1000, il progetto visionario di Fabio Zaffagnini, un ragazzo di Cesena che quattro anni fa ha pensato di riunire mille musicisti e fargli suonare insieme la stessa scaletta. Ieri, mescolati nel gruppo, c’erano pure i Subsonica e Manuel Agnelli. Due ore, che si aprono con Learn to fly dei Foo Fighters e si chiudono con un medley di Led Zeppelin e Jimi Hendrix, che le torri di controllo di Linate ricorderan­no per parecchio tempo. Perché quello che impression­a è la religione di questa community, che orgogliosa­mente si spaccia come il popolo dei «millini». Gente che arriva da New York, dalle Hawaii, uno anche dalla Cina. Ognuno si paga il volo e si applica per partecipar­e come fosse un master per diventare musicisti migliori. Perché basta esserci. Oggi stesso cielo stesso mare: le Frecce, dopo le prove di ieri, voleranno il loro programma ufficiale. Decollo anticipato alle 16.30 per questioni di meteo. Naso insù, ovviamente, nonostante la foschia.

Il programma

Oggi continuano le esibizioni aeree Lo scalo tornerà operativo il 27 ottobre

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(foto Ansa) Scie Le acrobazie più folklorist­iche con gli acrobati legati sopra le ali di un biplano. Le prove delle Frecce tricolori, le performanc­e aeree e l’«inseguimen­to» di un bimbo con il suo giocattolo

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