Sala alla rete C40 parla di sostenibilità legata agli alimenti «Città protagoniste»
Il summit a Copenaghen
In tema di sostenibilità «le grandi città hanno il dovere di dare una solida dimostrazione». A dirlo è Giuseppe Sala dal palco del C40 World Mayors Summit a Copenaghen, il vertice mondiale dei sindaci. Si discute di crisi climatica e soluzioni per il futuro. Nel corso della sessione plenaria, Sala è invitato a parlare in particolare di sostenibilità legata al cibo insieme alla chef danese Kamilla Seidler. «Un tema fondamentale» dice il sindaco, ricordando l’esperienza e l’eredità dell’Esposizione universale del 2015, il cui motto era «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Le amministrazioni hanno un ruolo di primo piano nell’indirizzare i corretti consumi, secondo Sala. A Milano, sottolinea, si è scelto di lavorare sulle scuole e sugli studenti, una sorta di porta d’accesso per dialogare con le famiglie. Ricorda che «ogni giorno forniamo 85 mila pasti» tramite la controllata Milano Ristorazione, «abbiamo un’opportunità». Ciò che finisce nel piatto dei bambini in occasione del pranzo consumato con i compagni di classe è il primo passo verso uno stile alimentare sano, corretto e sostenibile e anche le famiglie di conseguenza si mettono in discussione. Sala cita poi la recente scelta di Palazzo Marino di regalare a tutti gli scritti alla primaria e alla secondaria di primo grado una borraccia, così da evitare l’uso di bottigliette di plastica. «La città è il luogo in cui i comportamenti e i modelli sociali possono essere implementati». E solo quando danno per prime l’esempio, le amministrazioni possono chiedere ai privati di seguirle. Alla platea del C40 Sala racconta delle esperienze di lotta allo spreco di cibo: meno tasse ai ristoranti che, a fine giornata, destinano il cibo rimasto a chi ne ha bisogno. Un’azione con cui «negli ultimi anni abbiamo perso in qualche modo un paio di milioni di euro, ma è una misura straordinaria». Ancora, il sindaco parla dell’importanza di favorire l’agricoltura a chilometro zero, soprattutto nelle aree urbane destinate a crescere sempre di più in futuro e cita i risultati positivi della raccolta differenziata in città, con il 65 per cento dei rifiuti riciclato. La strategia è avere una visione d’insieme, sia nel ciclo di produzione e consumo del cibo, sia nel considerare la comunità come un sistema. «Di sicuro non può risolvere tutti i problemi del mondo, ma chiedendo a tutti di collaborare si può dare una lezione».
Il modello La politica deve dare l’esempio prima di chiedere ai privati cittadini A Milano abbiamo scelto di partire dalle scuole