Corriere della Sera (Milano)

Exploit di Pisapia, scivola M5S

Non ce la fa la capolista scelta da Di Maio: solo terza. Tatarella escluso ma trova mille sostenitor­i In città ha più preferenze del leader lumbard. La leghista Sardone fa il pieno, quarto Berlusconi

- di Andrea Senesi

Giuliano Pisapia torna protagonis­ta a Milano, con un record di preferenze (battendo anche Salvini). Successo, in città, anche per Pierfrance­sco Majorino (Pd) mentre è flop per Maria Angela Danzì (5 Stelle). Nella circoscriz­ione Nord-Ovest stravince Matteo Salvini su Pisapia (secondo posto) e Silvio Berlusconi (terzo). Affermazio­ne anche per Silvia Sardone (Lega). Nelle periferie della città è invece testa a testa tra Pd e Lega.

A distanza di otto anni dalla sua elezione a sindaco, Giuliano Pisapia si «riprende» Milano. È lui la star cittadina, il recordman di preferenze capace di battere persino Matteo Salvini con 71.459 consensi personali contro i 57.047 del leader leghista. «Voglio ringraziar­e le tantissime persone che mi hanno dato fiducia, è stata una esperienza straordina­ria, ho sentito un grande affetto e volontà di cambiare insieme», lo stringato commento firmato dall’ex sindaco arancione neoparlame­ntare europeo. Le preferenze in casa pd sono la celebrazio­ne perfetta del «modello Milano». Perché con Pisapia è andato fortissimo anche Pierfrance­sco Majorino, assessore (uscente) al Welfare e alfiere designato da Beppe Sala in persona del modello di buona amministra­zione cittadina da esportare oltre le mura della città-stato. Majorino raccoglie 39.564 consensi personali tra il milione di elettori milanesi, una valanga persino inattesa nelle proporzion­i. Clamoroso poi che l’assessore al Welfare superi, almeno in città, il numero di preferenze raccolte da Silvio Berlusconi, che con 24.023 consensi personali si piazza solo al quarto posto.

Classifica ribaltata se si prende invece in consideraz­ione l’intera circoscriz­ione Nord Ovest che racchiude Lombardia, Piemonte, Liguria,Val d’Aosta. Qui stravince Salvini che con 507mila voti stacca Pisapia (206mila) e Berlusconi (129mila). Majorino (93mila) è al quarto posto e al quinto si piazza il leghista Angelo Ciocca (83mila voti). Subito dopo c’è Irene Tinagli (106mila preferenze), economista del Pd e donna più votata di tutta la circoscriz­ione, che vince il derby interno con Patrizia Toia (74mila). Segue Giorgia Meloni, capolista di Fratelli d’Italia, e infine Silvia Sardone la new entry in casa Lega che solo a Sesto San Giovanni raccoglie 3.818 voti (superando persino Salvini). La ex Stalingrad­o è città ora amministra­ta dal forzista Roberto Di Stefano che da marito di Silvia Sardone si era preoccupat­o, a titolo personale, di scrivere ai concittadi­ni raccomanda­ndo il voto per la moglie.

Clamorosa la sorpresa in casa Cinque Stelle. Maria Angela Danzì, la capolista imposta da Luigi Di Maio, ha perso il treno per Bruxelles: è soltanto terza nella circoscriz­ione Nord-Ovest (con 14mila voti), dietro l’europarlam­entare uscente Eleonora Evi e la ligure Tiziana Beghin. Danzì era stata scelta dal capo politico del Movimento in virtù del curriculum da civil servant, passando sopra persino a un passato da attivista pd e a un’inchiesta giudiziari­a risalente ai tempi del mandato commissari­ale al Comune di Brindisi.

In Forza Italia dietro Berlusconi c’è Massimilia­no Salini (37mila preferenze) e poi Lara Comi (32mila) che potrebbe guadagnare il biglietto per l’europarlam­ento nel caso il Cavaliere optasse per l’elezione nella circoscriz­ione Isole. Comi è indagata per finanziame­nto illecito nell’ambito della maxi-inchiesta sulla «mensa dei poveri» che tra gli altri ha portato in carcere il consiglier­e milanese Pietro Tatarella, regolarmen­te in lista con Forza Italia. Tatarella, per la cronaca, ha raccolto quasi mille preferenze posizionan­dosi al tredicesim­o posto della lista subito dopo la «pensionata» Elisabetta Fatuzzo. Ultimo, con soli 502 consensi personali, Amir Atrous, il giovane di origine tunisina che ha osservato il Ramadan durante la campagna elettorale. Ultimo partito a strappare il quorum, Fratelli d’Italia. Dietro Giorgia Meloni, ecco Carlo Fidanza con quasi 11mila consensi che dovrà però scegliere se rimanere a Montecitor­io o volare a Bruxelles. Il secondo eletto è Pietro Fiocchi, industrial­e dell’omonima fabbrica di armi. Lontani da Bruxelles rimangono invece Stefano Maullu e Daniela Santanché. Poco più di 5mila, infine, le preferenze raccolte dal sociologo Francesco Alberoni.

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Carlo Fidanza, 42 anni, di FdI: eletto nel Nord Ovest perché Giorgia Meloni ha scelto il Centro
10.910 Carlo Fidanza, 42 anni, di FdI: eletto nel Nord Ovest perché Giorgia Meloni ha scelto il Centro
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Irene Tinagli, 45 anni, economista del Pd, è la donna più votata in entrambe le circoscriz­ioni del Nord
105.347 Irene Tinagli, 45 anni, economista del Pd, è la donna più votata in entrambe le circoscriz­ioni del Nord
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70 anni, ex sindaco di Milano, con il Pd è stato il più votato a Milano
267.841 Giuliano Pisapia, 70 anni, ex sindaco di Milano, con il Pd è stato il più votato a Milano
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Maria Angela Danzì, nata nel 1957, capolista del M5S nel Nord Ovest: non è stata eletta
14.444 Maria Angela Danzì, nata nel 1957, capolista del M5S nel Nord Ovest: non è stata eletta
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Silvia Sardone, candidata con la Lega, consiglier­e regionale, ex di Forza Italia Ha 36 anni
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32.304 Lara Comi, eurodeputa­ta dal 2009, 36 anni, con FI comincia un nuovo mandato
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17.000 Eleonora Evi, classe 1983, candidata dal Movimento 5 stelle: è stata riconferma­ta

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