Vigili, capodanno di fuoco
Allarme San Silvestro. Oggi sit-in di protesta
Il comando della Polizia locale richiama al lavoro gli agenti che hanno disdetto la disponibilità per fare i turni in straordinario il 31 dicembre (ne è rimasto solo uno). Oggi sit-in di protesta con «restituzione delle armi».
Personale disponibile per lo straordinario del 31 dicembre: una unità. Tradotto: un agente. È l’onda protratta (o il secondo tempo) del pesantissimo scontro tra Comune e Polizia locale che si trascina dall’inizio di dicembre. Per la Prima della Scala l’intervento della prefettura ha differito lo sciopero, che poi non è più stato riproposto. Ma l’astensione dagli straordinari iniziata il 4 dicembre aveva già provocato una valanga di disdette delle disponibilità già date dagli agenti per la fine dell’anno. E dunque, da un paio di giorni, qualche decina di vigili (ma è presumibile che molti altri saranno coinvolti) ha ricevuto dal comando una lettera di «richiamo in servizio»: dato che avete dato disponibilità allo straordinario — è il senso del messaggio — e poi l’avete revocata, o trovate un collega che possa sostituirvi, o dovrete comunque onorare l’impegno. Le lettere partite da piazza Beccaria rientrano nelle regole. Ma stanno allargando il fronte della frattura, anche perché arrivano a ridosso del giorno (oggi) nel quale gli agenti metteranno in scena davanti a Palazzo Marino una simbolica «restituzione» delle armi.
La manifestazione è stata organizzata dal sindacato Sulpm, ma avrà probabilmente un’adesione trasversale. E tocca il vero punto chiave del contrasto: la pistola è l’oggetto che rende i vigili diversi dagli altri impiegati comunali, anche se hanno lo stesso contratto. Gli agenti chiedono da anni il riconoscimento di questa diversità, che nelle scorse settimane è esplosa contro l’obiettivo di Palazzo Marino di introdurre il badge per registrare le presenze (come avviene già nelle maggiori altre città italiane). Oggi il presidio ha come interlocutore il sindaco Giuseppe Sala, che nei giorni più critici all’inizio del mese aveva aperto a un confronto diretto con la Polizia locale.
Per capire cosa si muova intorno alla simbolica restituzione della pistola, bisogna riassumere la considerazione condivisa nei giorni scorsi tra molti vigili. Qualche giorno fa il sindaco Sala è stato contestato dagli anarchici al Corvetto; il «servizio d’ordine» era svolto dalla Polizia locale. Ma il sindaco sa, si sono chiesti ironicamente gli agenti, che se fosse accaduto qualcosa di più grave e ci fossero stati feriti tra i «ghisa», questi non avrebbero avuto diritto ad alcun indennizzo?
Oltre un terzo dei servizi della Polizia locale si svolge in straordinario (questa è una evidente distorsione): dalle vigilanze anti terrorismo, al presidio nei mercati comunali. Per questo gli agenti devono comunicare la propria presenza con un mese di anticipo. Per il 31 dicembre, l’avevano fatto a inizio novembre. Le revoche risalgono a una ventina di giorni fa, nel momento in cui è iniziata l’agitazione. La protesta è stata «di massa». Per questo stanno partendo i richiami all’impegno.