Passa il metrò la casa «traballa» Scatta la causa
Condominio di via Carducci chiede i danni Rimpallo di responsabilità tra Atm e Mm
Una causa con richiesta di danni ad Atm e Mm è partita dal palazzo di via Carducci 5, vicino a Cadorna, e le proteste arrivano anche dai civici 7 e 9. Lamentano i residenti: «Da settembre, quando passa un convoglio della M2, trema tutto». Secondo il perito di parte, le vibrazioni «ledono il diritto al riposo e alla qualità della vita, sono oltre la soglia della tollerabilità».
Una causa legale con richiesta di danni ad Atm e Mm è partita dal palazzo di via Carducci 5, vicino a Cadorna, e le lamentele adesso si sono estese ad alcuni residenti degli immobili di fianco (civici 7 e 9). Oggetto: «Rumori e preoccupanti vibrazioni in concomitanza del passaggio dei nuovi convogli della sottostante metropolitana, linea verde».
Il disagio, secondo la perizia tecnica di parte e il ricorso «lesivo del diritto al riposo e alla qualità della vita», è avvertito fin dallo scorso marzo ma da settembre con intensità molto maggiore, «oltre le soglia della tollerabilità», durante tutto il giorno e gran parte della notte, lamentano i condomini. «Prima dell’avvio della causa abbiamo fatto numerose segnalazioni ma nessuno è mai entrato nel merito o fatto verifiche sui motivi del disagio», racconta ad esempio Mariella Giunta, commercialista.
Non è chiaro nemmeno di chi sia l’eventuale responsabilità: alla prima lettera dell’avvocato, che risale a mesi fa, Atm ha risposto che «l’azienda è responsabile della manutenzione ordinaria, costantemente eseguita, e gestore del servizio. Come tale non può che adempiere al proprio obbligo di trasporto». Mentre Mm ha ribadito di essere «solo una società di ingegneria, mentre l’esercizio e la manutenzione competono ad Atm cui si prega di girare la richiesta risarcitoria perché è l’unica competente a riscontrare nel merito le doglianze». Le testimonianze aumentano via via. «Riusciamo a dormire solo dall’1 di notte alle 5,45 del mattino, quando i treni non viaggiano», spiega Giunta. «Impossibile lasciare sulle mensole soprammobili, cadono in continuazione. Abbiamo due sale riunioni ma una non viene più utilizzata perché i clienti non vogliono venire, tanto forte è il disturbo», si accoda Ornella Brambilla, titolare di Promo Idea. «La mia abitazione è diventata invivibile, le vibrazioni sono fortissime», fa presente un altro, e ancora Maria Frangione, casalinga: «In casa è un tintinnio continuo e in cucina ho la sensazione di cenare sulle rotaie del metrò. Saranno i nuovi treni Leonardo che continuano ad aumentare sottoterra e sono più fastidiosi dei precedenti?», chiede. Pronta la risposta di Atm: «Sono tecnologicamente avanzati anche per freni e sistema di ammortizzatori, quindi la situazione dovrebbe essere semmai migliorata». Le ipotesi sul perché lì le vibrazioni si sentano così tanto e altrove no sono tutte da verificare. Non pare c’entrino i lavori per la linea blu della metropolitana, ma in zona monta una sorta di giallo.
«Via Carducci 5 è leggermente anteposto rispetto agli altri della via, può essere per quello? — azzarda Ornella Ronzano, impiegata —. Pare che ogni giorno arrivi il terremoto. In casa proviamo ansia». E il custode, Mohamed Shaaban, sottovoce: «Durante il giorno devo riavvitare persino più volte la lampadina della luce..».
La preoccupazione inizia ad arrivare anche da alcuni abitanti dei palazzi vicini, ora, «come se qui le vibrazioni aumentassero nel tempo», dice Andrea Giorgi, titolare dell’enoteca di via Carducci 9. «Nel locale che usiamo per esporre i vini in vendita, cadono calcinacci. E sì che in tutti questi anni abbiamo vissuto e lavorato in modo tranquillissimo qui». Al civico 7 Giovanni Pesce, dirigente bancario in pensione, racconta dal tinello di casa: «Ogni volta che passa un metro il cane si mette a ringhiare, sente una specie di pericolo». Il problema c’è ma tutte le parti in causa — Atm, Comune, Mm — rispondono con riserva: «Attiveremo subito le verifiche», il leit motiv.