Corriere della Sera (Milano)

L’ideatore del Mandorla Festival: «Con il mio libro “Creuza de Mao” ho fatto scoprire De André ai cinesi»

Grazie al libro «Creuza de Mao» Zhang Chagxiao, in arte Sean White ha fatto conoscere ai cinesi i nostri cantautori: una folgorazio­ne

- di Paolo Carnevale

«Il mio sogno? Portare Vasco Rossi in Cina». Intanto, in attesa di esaudire questo desiderio, Zhang Changxiao, in arte Sean White, ha organizzat­o il tour cinese di Eugenio Finardi e Giovanni Allevi, e ha fatto conoscere ai suoi connaziona­li i grandi cantautori italiani con un libro, dal titolo «Creuza de Mao», che ha venduto più di 200mila copie nel paese del Dragone. «La mia — spiega il 31enne music planner nato a Qufu, la città natale di Confucio — è una passione nata mentre passeggiav­o lungo il lungolago di Lecco, la città in cui mi sono trasferito nel 2012 per andare all’Università. Ho sentito la voce di De Andrè provenire da un negozio di musica. Era il “Testamento di Tito”, ed è stato un colpo di fulmine».

Una passione così bruciante che porta Zhang ad abbandonar­e gli studi di Ingegneria robotica e ad aprire una agenzia di comunicazi­one musicale, la LongMornin­g Music Group, dedicandos­i a tempo pieno ai grandi parolieri italiani, promuovend­oli nel suo paese d’origine. «In Cina — spiega —, prima che uscisse il mio libro, che presto sarà tradotto in italiano, pensavano che nel Belpaese ci fosse solo Bocelli e si ascoltasse solo l’opera, Pavarotti e autori come Puccini, Verdi, Rossini, non parolieri come De André, Lucio Dalla, Battisti, De Gregori, Francesco Guccini, e Jovanotti. Sono stato io a tradurre la loro biografia su Wikipedia cinese, perché fino a pochi anni fa non c’era scritto assolutame­nte nulla su di loro». La sua missione è anche quella di diffondere la musica cinese in Italia con eventi come il «Mandorla Music Festival», manifestaz­ione inserita nel cartellone della «China Week Milano», che andrà in scena stasera ai Magazzini Generali. «I cantautori da noi erano messi al bando fino a qualche anno fa — dice —, ma le cose stanno cambiando lentamente, grazie anche ad autori come Cui Jian, il padre del rock cinese, colonna sonora degli studenti di piazza Tian’anmen, che sono riuscito a portare al Premio Tenco nel 2103. Ora alcuni argomenti come sesso e politica sono ancora tabù, ma anche Gaber del resto ha subito la censura in Italia».

Così, grazie a Sean White in questa maratona live, insieme a Ottavo Richter, Renato Caruso, e a Enrico Ruggeri, che sarà ospite della serata per ritirare il premio Mandorla, si potranno ascoltare i Walking Ears, la prima band folk cinese nata in Italia, SuYang, il portavoce orientale della musica etnica, LuoQi, la prima voce femminile del rock e Tongyang, una delle band più popolari del panorama mandarino. Lo scambio culturale ora si limita alla musica, ma gli orizzonti potrebbero presto ampliarsi. «Vorrei dedicarmi a un’altra mia passione, il cinema — conclude White, che recentemen­te ha ricevuto il premio Falcone-Borsellino e il Lunezia per il dialogo tra popoli —. Vorrei scrivere un libro sui registi italiani. Mi piacciono molto Fellini, Pasolini Bertolucci, Tornatore e Benigni, e sarebbe bello far conoscere i loro film anche da noi».

 Colpo di fulmine Mi sono trasferito a Lecco per studiare e lì ho sentito per la prima volta la voce di Faber...

 Censura Fino a qualche anno fa nel mio Paese i cantautori erano messi al bando, ora le cose stanno cambiando

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 ??  ?? Music planner Sean White, 31 anni, è l’organizzat­ore del Mandorla Music Festival, in scena questa sera ai Magazzini
Music planner Sean White, 31 anni, è l’organizzat­ore del Mandorla Music Festival, in scena questa sera ai Magazzini
 ??  ?? RockstarLa cantante cinese LuoQi, tra gli ospiti più attesi stasera al Mandorla Music Festival con i Tongyang
RockstarLa cantante cinese LuoQi, tra gli ospiti più attesi stasera al Mandorla Music Festival con i Tongyang

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