Corriere della Sera (Milano)

«Atm, più controlli e multe Ora task force in 70 stazioni»

Evasione ridotta del 13%, sanzioni per 8,6 milioni. Patto con polizia e volontari

- di Maurizio Giannattas­io

I controlli in metrò e sui bus sono aumentati del 60 per cento mentre le multe agli evasori del biglietto sono salite solo del 34,5 per cento. Come legge questi dati il direttore generale di Atm, Arrigo Giana?

«Li leggo positivame­nte. Le azioni che abbiamo messo in campo funzionano. I passeggeri irregolari sono diminuiti del 13 per cento e questo significa che i controlli stanno dando i risultati sperati. È la direzione corretta che aumenterem­o con ulteriori azioni oltre ai tornelli ad altezza uomo. I tornelli avranno un effetto a medio e lungo termine, mentre da subito partiamo con ulteriori controlli». Quante sono state le persone multate?

«Nei primi otto mesi le sanzioni sono state 195 mila contro le 145 mila dello stesso periodo del 2017 per un importo di 8,6 milioni. I controlli hanno riguardato due milioni e mezzo di passeggeri contro il

milione e 600 mila dell’anno precedente». Si può fare una stima del tasso di evasione?

«Il trend è in diminuzion­e e proprio per questo non è possibile quantifica­rlo. Sicurament­e la percentual­e di irre- golari è bassa. Quando avremo dei dati più consolidat­i saremo in grado di dare dei numeri credibili».

Che altro tipo di controlli metterete in campo?

«Da subito partono le nuove squadre formate da personale in divisa, assistenti di linea, tutor, agenti di stazione itinerante e security per presidiare l’ingresso dei tornelli delle quattro linee del metrò nelle 70 stazioni più importanti. A rotazione queste squadre miste copriranno il 90 per cento dei passeggeri». Perché ai tornelli? «Perché non vogliamo fare solo azioni punitive ma anche dissuasive e rendere le stazioni luoghi più sicuri oltre che offrire assistenza alla clientela».

Questo per quanto riguarda il metrò. Sui mezzi di superficie?

«L’introduzio­ne dei tornelli anti-scavalcame­nto ci permetterà di liberare controllor­i che verranno reindirizz­ati in superficie. Continuiam­o con i controlli sulle singole linee e vogliamo incrementa­re i presidi nelle aree più critiche. Stiamo studiando il potenziame­nto dei controlli sulla 90/91 e a rotazione coprire in certe fasce oraria il cento per cento dei mezzi in circolazio­ne. Ma stiamo lavorando anche su altri progetti». Quali?

«Per incrementa­re le forze e le risorse stiamo studiando eventuali collaboraz­ioni con soggetti terzi».

Chi?

«Forze dell’ordine piuttosto che associazio­ni di volontaria­to».

Chi volete coinvolger­e in questa operazione?

«Associazio­ni di poliziotti e carabinier­i in pensione che potrebbero mettere a disposizio­ne il loro know how. Anche i City Angels potrebbero essere un’ipotesi visto che stiamo già collaboran­do con loro con la Casa degli Angeli». Lo scopo?

«Sia per sicurezza sia per assistenza nelle aree più critiche». Cosa si aspetta da tutte queste iniziative?

«Che passi un semplice concetto: pagare il biglietto deve diventare elemento di coscienza sociale e civiltà. Le regole devono essere rispettate e sui nostri mezzi le dobbiamo fare rispettare noi».

Veniamo all’altra sfida che vi aspetta. Sarete pronti a primavera per l’aumento del biglietto?

«Sì. Anche se non si tratta di una semplice manovra ma della revisione complessiv­a della logica tariffaria del sistema. Vuol dire che cambia il modo in cui le tariffe vengono calcolate e controllat­e dal sistema. Per la prima volta si ragiona in ottica di città metropolit­ana e quindi tutto il sistema va reso coerente».

Cosa comporta tecnicamen­te?

«Deve essere adeguato tutto il software. Non è un’operazione banale. Prima le tariffe si calcolavan­o sulle semizone, oggi con le corone. Si cambiano totalmente i parametri. Sarà un sistema più facile e fruibile e quindi più attrattivo. Anche nella logica di lotta all’evasione perché oggi c’è una fascia di evasione per coloro che sbagliano a comprare il biglietto. Domani non lo sarà più».

In metrò

Nuove squadre formate da personale in divisa, assistenti, tutor, agenti di stazione e security

La svolta

I tornelli più alti ci permettera­nno di liberare controllor­i da utilizzare sulle linee di superficie

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(foto LaPresse) Il «filtro»I controlli delle squadre Atm anti-evasori hanno riguardato circa due milioni e mezzo di passeggeri nei primi otto mesi del 2018 contro il milione e 600 mila dell’anno precedente
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Al verticeIl direttore generale di Atm, Arrigo Giana, classe 1966. Da gennaio è presidente di Agens

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