Corriere della Sera (Milano)

«Giochi, scelta entro l’estate»

«Il futuro governo scelga la città candidata o dossier a rischio». Migranti, non si placa la polemica

- di Maurizio Giannattas­io

«Se prima delle vacanze il governo che verrà non dovesse candidare una città, i tempi diventano molto stretti». Il sindaco Beppe Sala torna sulla candidatur­a per i Giochi invernali del 2026.

«Se prima delle vacanze il governo che verrà non dovesse candidare una città i tempi diventano molto stretti». Il sindaco Beppe Sala torna sulla candidatur­a per i Giochi invernali del 2026. Qualsiasi sia la decisione del futuro governo sulla città da candidare per le Olimpiadi dovrà essere presa in tempi molto rapidi, perché la scelta da parte del Cio avverrà tra poco più di un anno. Ritardare i tempi significhe­rebbe non permettere alle città in odore di candidatur­a di presentare un dossier adeguato alla sfida.

Sala evita qualsiasi polemica con Torino che tramite il sindaco Chiara Appendino ha ribadito l’intenzione di correre da sola e non in tandem con Milano: «Mi pare — ha detto Sala — che la posizione di Torino ormai sia chiara, ma saranno il governo e il Coni a stabilire se vorranno candidare una città italiana e quale sarà. Io mi auguro che sia Milano». Se non lo fosse, nessuna polemica: «Se invece deciderann­o di candidare un’altra città, lo dico fin da ora, non ci sarà spazio per le polemiche, anche perché il tema è il bene dell’Italia — ha precisato —. Il governo deve candidare la città che ha maggiore credibilit­à. Con la sindaca Appendino ci siamo parlati tempo addietro ma mi pare che la questione sia molto chiara, così come i nostri rapporti».

Se le polemiche con Torino sono alle spalle, quelle con la Regione restano di piena attualità. Lo ribadisce il sindaco intervenen­do a un convegno promosso da «Rete di Milano Antifascis­ta Antirazzis­ta Meticcia e Solidale». «Dire polemica è riduttivo. Se Regione Lombardia porterà avanti l’idea dell’assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, di premiare i Comuni che non accolgono i migranti sarà fuori legge. Dire, come dice il presidente Fontana, che il tema non è all’ordine del giorno non mi basta. Voglio sapere se la condivide o no, si fa rispettare la legge o no? E la legge in questo momento è quello che il prefetto ci dice di fare. Fontana vuol fare rispettare la legge o no?». A sostegno di Sala, pur con finalità opposte arriva il segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi che boccia la proposta di De Corato: «Non occorre attribuire alcun premio ai sindaci lombardi che rifiutano di prendersi i clandestin­i africani spacciati dalla sinistra per finti rifugiati, sempliceme­nte perché chi come questi bravi sindaci fa il suo dovere, chi rispetta l’impegno assunto con i propri cittadini, chi tutela la sua comunità e il suo territorio, sta mantenendo la parola data con chi lo ha votato e dunque non ha bisogno di nessun premio».

De Corato replica: «Sulla proposta che ho avanzato in un’intervista e non in sede istituzion­ale procederem­o con la calma e la serietà che la materia impone; quando avremo tutti i dati, ci muoveremo anche in sede istituzion­ale, e come sempre col concorso di tutta la coalizione e in piena armonia».

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Al vertice ● Beppe Sala ha candidato Milano per i Giochi 2026

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