Due giocattoli su dieci sono pericolosi L’allarme della Ue sulle sostanze chimiche
Venti giocattoli su cento, in Europa, contengono sostanze pericolose: lo dice un rapporto dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa). L’indagine riguardava non solo giocattoli ma oggetti di uso quotidiano: su oltre 5.600 prodotti controllati, il 18 per cento non era in regola con le norme. Il maggior numero di infrazioni riguardava la presenza di ftalati nei giocattoli: queste sostanze — interferenti endocrini, che potrebbero danneggiare l’apparato riproduttore — erano sopra i limiti in un caso su cinque. Un fatto tanto più grave se si pensa che gli ftalati sono soggetti a una legislazione specifica già da diversi anni, per proteggere i bambini da sostanze pericolose che potrebbero ingerire.
Riconoscere un giocattolo sicuro non è facile, ma ci sono alcuni accorgimenti: devono essere muniti di marchio CE e la confezione deve riportare i dati del produttore (o dell’importatore). Il 39 per cento delle infrazioni sono state individuate in giocattoli in cui non era indicata l’origine, seguite da prodotti importati dalla Cina. Attenzione poi alla seconda mano: nei mercatini e nei negozi di beneficenza possiamo trovare articoli che non sono più in commercio perché considerati poco sicuri, o proibiti. Uno studio inglese ha evidenziato metalli pericolosi come cadmio, cromo e piombo in molti vecchi giocattoli, ancora in circolazione. Questo vale anche per i mattoncini Lego degli anni 70.