«L’adolescenza è una bomba a mano»
«Father & Son» con Bisio. «Piuttosto che dettare regole preferisco condividere»
Da una parte un padre solido intellettuale di sinistra che annaspa alla ricerca di un dialogo con il figlio adolescente, dall’altra il nativo digitale, iperconnesso ma apparentemente scollegato dal mondo. Da domani Claudio Bisio torna in scena con «Father and Son», spettacolo teatrale diretto da Giorgio Gallione, con Laura Masotto e Marco Bianchi al violino e alla chitarra. (ore 21, Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20 ingr. 46-29,90 euro, fino all’11
marzo). Un testo ironico che ritrae senza sconti i conflitti generazionali di oggi, ma anche una riflessione sul futuro e sui concetti di libertà e autoritarismo, un successo teatrale (terzo anno di repliche), ispirato al bestseller di Michele Serra, «Gli sdraiati», portato anche al cinema da Francesca Archibugi. «In scena sono un padre apparentemente democratico e dialogante», esordisce Bisio, «alle prese con un ragazzo che sembra vivere con il fuso orario di Sidney, capace di iniziare sempre tutto senza concludere mai niente… Insomma do voce ai conflitti di un padre qualunque alle prese con un ragazzo di oggi, di qualsiasi città e ceto sociale, l’adolescenza è una bomba a mano che scoppia a sorpresa e non ci sono latitudini e contesti che tengano!».
Un tema universale dunque dove il protagonista è un ex Sessantottino in conflitto tra personale e politico. «All’epoca, quando era lui il figlio — continua Bisio —, lottava contro l’autoritarismo, le gerarchie e le regole imposte senza troppe motivazioni, e ora che da padre dovrebbe gestire queste regole, punire, disciplinare, non se la sente, anzi forse lui non ne sarebbe neppure capace».
Uno spettacolo dove si ride e si riflette sul nostro tempo in cui Bisio, genitore di due ragazzi ventenni, in parte si rispecchia, «come il padre che interpreto, nella vita di tutti i giorni piuttosto che dettare regole preferisco condividere esperienze e opinioni, anche se io leggo i giornali e vado al cinema e i miei figli vedono i film e s’informano sul web, ciò che conta è cercare di imparare sempre qualcosa uno dall’altro».