Corriere della Sera (Milano)

Noemi all’Alcatraz «Sono ancora al centro della bufera»

- Raffaella Oliva

Regalerà momenti rock e altri più intimi e raccolti, il concerto di Noemi, stasera all’Alcatraz. La cantante romana torna a Milano con il suo ultimo disco «Cuore d’artista», un album a tratti rétro, che rispetto al precedente «Made in London» svela la volontà di Veronica Scopelliti — come si chiama la 34enne lanciata nel 2008 da «X Factor» — di recuperare uno stile più classico.

«In generale il mio obiettivo sarebbe quello di fare un bel mix tra vecchio e nuovo, tra i suoni internazio­nali e quelli di casa nostra, dopodiché tutto dipende da come nascono i pezzi», commenta Noemi. In questo caso i pezzi sono frutto della collaboraz­ione con il produttore Celso Valli e «artisti della vecchia guardia», come lei stessa li ha definiti, quali Gaetano Curreri degli Stadio e Ivano Fossati. «Mi è piaciuto molto lavorare con loro sia per il contatto umano sia dal punto di vista dell’approccio alla musica: quando hai già una lunga carriera alle spalle vivi tutto con più spensierat­ezza, mentre io sono ancora al centro della bufera».

«Affascinat­a dal futuro, ma affezionat­a al passato», così si descrive l’interprete di «L’amore si odia»: «Penso spesso con nostalgia agli amici di sempre, a quel circolo di persone fidate che mi fanno da scudo e mi aiutano a tenere Sicurezze «Penso spesso agli amici di sempre, alle persone fidate che mi hanno protetto» a mente chi sono. E amo riguardare le foto di quand’ero bambina, i libri di scuola, i miei diari, quelli di mia sorella che leggevo sempre». Il live di stasera accosterà a brani di successo come «Briciole» e «Vuoto a perdere», una cover di «Love Is Blindness» degli U2 nella versione di Jack White: «L’ho scoperta guardando “Il grande Gatsby” e me ne sono innamorata». Tra le nuove canzoni in scaletta, il singolo «Amen» e «Idealista!» di Fossati. «Due pezzi improntati sul sociale, che mi fanno riflettere sul periodo che stiamo vivendo e sulla necessità di ritrovare una connession­e con gli altri», dice Noemi, che parla di «scissionis­mo»: «Molti Paesi vivono l’Europa come una realtà soffocante, si fatica a unirsi per accogliere coloro che scappano dalle guerre e Trump vuole un muro tra Usa e Messico: non mi sembrano segnali buoni. Però io resto un’idealista: mi rendo conto che ci sono regole del gioco e dinamiche che non si possono abbattere, ma non dimentico ciò che vorrei essere».

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