Martedì Renzi vedrà Sala Il dossier Brexit e quartieri
Doppio appuntamento per il premier Matteo Renzi. Martedì sarà a Milano. Prima tappa a Palazzo Marino dove incontrerà il sindaco Sala e l’intera squadra di giunta. Sul tavolo tre dossier: la Brexit con annessa free tax zone per l’area Expo, i profughi e le periferie. Poi all’inaugurazione di Extreme al museo della Scienza con Fabiola Gianotti.
Per Matteo Renzi la vittoria di Giuseppe Sala a Milano è stata la ciambella di salvataggio delle ultime amministrative. E così ieri, il premier ha lanciato un segnale politico forte: martedì sarà nel capoluogo lombardo per incontrare Sala e la sua squadra di giunta. È la prima uscita pubblica che Renzi fa a fianco di un sindaco del centrosinistra dopo i ballottaggi di giugno. Una scelta quasi obbligata visti i risultati nelle grandi città, ma che fa ben sperare nell’attenzione che il governo riserverà a Milano. Soprattutto su tre temi: periferie, Brexit e migranti. È stato lo stesso premier, in missione a Varsavia, ad annunciare il blitz meneghino: «Martedì sarò a Milano con il sindaco Sala per ragionare insieme su alcuni progetti non solo sulle periferie ma anche sulle periferie. Poi a mezzogiorno sarò con la direttrice del Cern, Fabiola Gianotti, a Milano a parlare di ricerca». Renzi parteciperà all’inaugurazione di «Extreme. Alla ricerca delle particelle», nuovo allestimento del Museo della Scienza e della tecnologia, realizzato con il Cern e l’Istituto nazionale di fisica nucleare. Oltre a Sala e a Gianotti saranno presenti anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e il governatore Roberto Maroni. Questa l’agenda che però vista l’imprevedibilità del presidente del Consiglio potrebbe cambiare all’ultimo minuto. Gli occhi sono però tutti puntati sull’incontro di Palazzo Marino. Sala traccerà a Renzi la road map dei prossimi 5 anni, farà un resoconto del suo viaggio a Londra e degli incontri con i vertici dell’Autorità bancaria e dell’Agenzia dal Farmaco e le mosse con il governo per cercare di portare almeno una delle due strutture a Milano. Legata alla Brexit è la creazione di una free tax zone nell’area di Expo per intercettare i capitali che dovessero defluire dalla Gran Bretagna. Progetto lanciato da Sala durante la campagna elettorale e ripreso dallo stesso premier pochi giorni fa a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. Una riposta potrebbe arrivare anche sulla gestione dei profughi che sta mettendo a dura prova la città. Nei giorni scorsi Sala aveva invitato Maroni e il governo a sedersi intorno a un tavolo per individuare una soluzione condivisa che permetta di smistarli in tutto il territorio lombardo. Infine, quella che Sala definisce la sua più grande «ossessione»: un piano di intervento rapido per le periferie.