«La Tramite» Pagine e incontri da settant’anni
Festa per la celebre libreria. «Chi veniva da piccolo torna con la famiglia»
Settant’anni fa, il 3 agosto 1946, in un palazzo di corso Lodi, apriva la libreria «La Tramite». Vendeva libri scolastici agli studenti in una Milano bombardata che cercava di tornare alla normalità. Nel ’92 la libreria ha cambiato proprietari e si è trasferita in piazzale Medaglie d’Oro, ma è ancora aperta e per settembre prepara cinque giorni di festa.
Due cestini montati sulla bicicletta, per vendere i testi scolastici agli studenti del quartiere, nella Milano bombardata che cercava di tornare alla normalità. Il deposito in un piccolo interno, i manuali di matematica e storia dell’arte, di filosofia e latino. Immediato dopoguerra, Giacomo Tassara apre la sua libreria in un palazzo di corso Lodi. La chiama «La Tramite», con un guazzabuglio grammaticale che vuole intendere «la libreria che fa da tramite tra editori e lettori». Data di fondazione: 3 agosto 1946. Sono passati settant’anni. «Di indipendenza e passione». Da celebrare con una serie di incontri, tanti amici e cinque giorni di festa.
«Certe volte bisognava chiamare i vigili, la coda bloccava il traffico fino alla Porta Romana». Erano gli anni Ottanta, i liceali della zona, a fine agosto, si mettevano in fila e aspettavano il loro turno per entrare nella libreria, nel frattempo trasferita in piazzale Medaglie d’Oro. Giancarlo Benzoni, il «commesso-direttore» che è qui da più tempo di tutti (i proprietari della libreria sono cambiati, lui in 35 anni mai), ricorda aneddoti di una stagione gloriosa, «non solo per le vendite, ma anche per la passione che tutti dimostravano nei confronti di questa attività: i rappresentanti delle case editrici, per esempio, erano competenti, ci spiegavano perché puntare su un certo romanzo. Non come adesso». Ricordi di un negozio che negli anni ha cambiato pelle: dopo la «scolastica» (abbandonata otto anni fa) è arrivata la «varia». E dal ’92, con i titolari Giancarlo Saccone e Carla Seassaro, una nuova specializzazione: la parte dedicata al collezionismo, soprattutto di vieux papier. Spazio anche ai piccoli editori, agli esordienti, alla storia di Milano. Ma soprattutto alla letteratura per l’infanzia. «I bambini leggono assiduamente — continua Benzoni — fino ai dodici-tredici anni. Poi, purtroppo, li perdiamo». Altre curiosità: c’è chi compra i libri a metro, come la signora che voleva arredare il pied-à-terre del figlio «per non fargli fare brutta figura», chi «veniva qui da piccolo e torna dopo trent’anni, con una nuova famiglia».
E poi ci sono gli amici famosi: Salvatore Veca, Ottavia Piccolo, Giovanni e Giacomo («manca solo Aldo»); le scrittrici Valeria Montaldi — «un’amica della Tramite» —,
Paola Calvetti, Sara Rattaro; Gianfelice Facchetti, Alessandro Bongiorni. Il Teatro Franco Parenti è a due passi: «Quando Filippo Timi è a Milano fa sempre un saluto». Glorie del passato: Carlo Castellaneta e Renato Olivieri. «Non chiedevano mai: “Come va il mio libro”. Che signori».
Una comunità affezionata. Gli autori che volentieri presentano i loro lavori nella libreria di piazzale Medaglie d’Oro; i lettori che entrano, chiedono, si fermano. «Solo con l’impegno si riescono a superare i momenti difficili come questo», dice Benzoni, circondato da scaffali colmi di titoli, manifesti pubblicitari d’epoca, oggetti vintage. Prosegue la titolare, Carla Seassaro: «Non è un mestiere semplice. Servono fatica e sacrificio. Però notare la soddisfazione del cliente, vederlo tornare anche solo per parlare un po’ ti ricompensa di tutto». Per questo si festeggia: cinque giorni a settembre (dal 13) con dibattiti, aperitivi, presentazioni, scrittori. E tutta la «compagnia» della Tramite pronta a brindare.