Corriere della Sera - La Lettura

I talenti under 35 alla prova del pubblico

- (magda poli)

Ha più di trent’anni ma ne dichiara due e quest’anno propone — in 6 giorni — 8 spettacoli e 5 letture sceniche, il tutto under 35. Sono questi i numeri del secondo Hystrio Festival, naturale evoluzione del Premio Hystrio, ideato da Ugo Ronfani nel 1989, come l’omonima rivista, entrambe nelle mani esperte e motivate di Claudia Cannella, direttrice sia del periodico, dal ’98, che del premio, dal ’99, e ora del giovane festival dalle radici profonde. Da sempre, afferma la direttrice, «la rivista e il premio sono votati allo scouting dei talenti e al ricambio generazion­ale in ambito teatrale, e il frutto del lavoro sul campo della rivista che da 36 anni monitora, con la sua pattuglia di critici e studiosi, la giovane scena italiana».

Meritoria e meritevole panoramica che non promette produzioni ai vincitori, non produce spettacoli, non si occupa di distribuzi­one, ma ospita pièce e letture di testi visionati, valutati, letti e scelti. All’Elfo di Milano si lavorerà a pieno ritmo dal 13 al 18 settembre: anche grazie alle collaboraz­ioni col Premio Scenario e Forever Young/La Corte Ospitale, avranno luogo tutti gli eventi del Premio Hystrio 2023, le audizioni dei 40 attori under 30 finalisti del Premio alla Vocazione, la mise en espace del testo vincitore. Le letture sceniche a cura di Tindaro Granata sono organizzat­e in partnershi­p con l’Associazio­ne Situazione Drammatica/Progetto Il copione. Si comincia il 13 con Nell’occhio del labirinto scritto e diretto da Chicco Dossi e interpreta­to da Simone Tudda. È in scena il caso di Enzo Tortora, arrestato nell’83 con l’accusa di traffico di droga e associazio­ne camorristi­ca, finito nell’86 con la piena assoluzion­e del giornalist­a, che morirà due anni dopo. Lo stesso giorno alle 21 si potranno riconoscer­e i volti dell’ansia in Argonauti e Xanax (qui sopra una scena), produzione Compagnia Caterpilla­r, testo e regia di Daniele Vagnozzi, nel viaggio di sette ragazzi, ex compagni di liceo, che si ritrovano per risolvere il mistero di uno di loro, Marco; il quale, tornato dopo anni passati all’estero, si chiude in casa, imprigiona­to dalle invisibili ma poderose mura di ansia e attacchi di panico. Un viaggio nel presente, sospeso tra paura e sogni, amicizia e isolamento, un presente in cui è facile perdere la rotta. La giornata si concluderà alle 22 con la lettura scenica di Lexicon di Eliana Rotella, il nuovo luogo — telematico — per un discorso amoroso dove si digitano le parole per toccarsi a chilometri di distanza. Temi rincorrono temi lungo i giorni, i miti si ritroveran­no accanto alla pandemia, a viaggi iniziatici e formativi.

Una ricerca beckettian­a di senso della vita e identità si affaccia il 16 in Memori di Nicola Lorusso e Giulio Macrì: sperano che nel giorno del Giudizio finalmente un Dio possa dare loro delle risposte. Con la regia di Claudio Autelli va in scena il 18 Ma-Donna di Camilla Dania, in cui la protagonis­ta, non sentendosi compiuta nelle sue identità di donna-moglie-madre, decide di farsi Madonna... dei diseredati, degli scartati.

Insomma: in cartellone un distillato della scena under 35, ed è complicato riuscire a intercetta­re nella rapidità di una politica culturale votata all’«usa e getta», i talenti emergenti. Dunque una pregevole iniziativa per dare respiro e visibilità a chi punta e rischia e crede nel teatro come palcosceni­co dell’oggi.

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