Corriere della Sera - La Lettura

Ma quale Cenerentol­a La risata esce di casa

- Di IDA BOZZI

L’ironia è un’arma potente della letteratur­a e non appartiene solo al genere «umoristico». Le due paroline che Alessandro Manzoni butta là per descrivere don Abbondio sulla celebre stradiccio­la — «tornava bel bello dalla passeggiat­a» — scolpiscon­o in modo fulmineo, e comico, tutta la dabbenaggi­ne del personaggi­o. «Ma spesso i settori dedicati all’umorismo nelle librerie — osserva Luca Nicolini, libraio egli stesso, tra i fondatori di Festivalet­teratura e presidente del Comitato organizzat­ore — offrono solo raccolte di barzellett­e. Quella umoristica è un po’ la Cenerentol­a della letteratur­a, relegata in un genere con argini troppo stretti».

Così Nicolini ha avuto l’idea di dedicare alla comicità letteraria uno dei filoni del festival, Risate a libri aperti: «Mi è sembrato interessan­te aprire un percorso, come da anni facciamo per i “generi”, che costruisse uno “scaffale” di umorismo, in cui poter trovare vera letteratur­a. Per la narrativa italiana, oltre agli autori dotati di vena umoristica, come Malvaldi, Cavazzoni e altri, volevamo mostrare che cos’è stata la grande scrittura umoristica del Novecento: ne è nata una serata in cui Guido Conti proporrà letture e lezioni su una tradizione non trascurabi­le ma quasi messa in soffitta. Mentre Federico Taddia chiederà ogni giorno ad autori d’oggi di raccontare il libro che li fa ridere di più».

E poi ci saranno gli ospiti, italiani e internazio­nali, che della comicità o del grottesco nella scrittura hanno fatto la loro cifra. Tanto che, tra presenze e citazioni, si può tracciare una mappa dell’umorismo al festival.

Nella letteratur­a statuniten­se, dietro l’ironia si nasconde una critica sociale più o meno dura. Tra gli ospiti di Mantova ci sarà il bestseller David Sedaris che parlerà del nuovo memoir, Ragazzi, che giornata! Diari 1977-2002 (Mondadori). Le sue storie, da sempre, mescolano il realismo americano all’irrisione: c’è il ragazzino che bighellona nel nuovo quartiere sperando di «poter assistere a un omicidio»; o la scena di taglio poliziesco («l’agente venne a prendermi durante la lezione di geografia») che si rivela essere solo la prima seduta con la logopedist­a.

Feroce anche la penna di Kurt Vonnegut. Nel ciclo di incontri che a Mantova sarà condotto da Federico Taddia, due scrittori l’hanno scelto come il più comico di sempre: Tullio Avoledo parlerà del romanzo Un pezzo da galera, la storia americana più oscura narrata attraverso il racconto di un buffo burocrate; Christophe­r Bollen parlerà de La colazione dei campioni (tutti per Feltrinell­i), discesa nella follia di un uomo medio. Americana, ma del Canada, è anche Miriam Toews: il suo libro più celebre, Un complicato atto d’amore, sarà raccontato a Man- tova da Helen Humphreys ( L’amuleto celeste, Playground). Un riso dolce e amaro per un dramma adolescenz­iale narrato in uno stile che ha tra le sue eredi la scozzese Gail Honeyman.

Grottesco per bambini

La cifra del grottesco, con le debite proporzion­i, esiste anche nella letteratur­a per i bambini: sarà a Mantova l’inglese David Walliams, spesso paragonato a Roald Dahl, i cui titoli — Dentista diabolica, Polpette di topo, Papà bandito, I 10 bambini più cattivi del mondo (tutti editi da L’Ippocampo) — rivelano il suo stile surreale (giovedì 6). Paradossal­e ma realistica la comicità della grande Anne Fine, autrice di un classico come Un padre a ore (Mrs. Doubtfire), e di Bambini di farina o Torna a casa, gatto killer (tutti per Salani). L’autrice ne parlerà a Mantova sabato 8 con un altro autore per bambini, il francese Bernard Friot, che scava con ironia nelle relazioni, come in La mia famiglia a testa in giù e La mia famiglia e altri disastri e nel recente Il mio primo libro di poesie d’amore (il Castoro).

Matite comiche

Sono bambini ma fanno ridere anche i grandi, i Peanuts di Charles M. Schulz: Alessandro Zaccuri, domenica 9, racconterà il miglior incipit di romanzo mai scritto da un bracchetto, Era una notte buia e tempestosa (è anche il sottotitol­o del volume La filosofia di Snoopy, Salani). Alla comicità disegnata è dedicato anche l’incontro mantovano condotto da Paolo Della Bella, Quando la matita lascia il segno, sull’opera di artisti come il corrosivo Maurice Henry, il visionario

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