Corriere della Sera - Io Donna

Lo scrittore che non avete mai visto

Non un autore misterioso, ma un uomo di origine polacca che da 30 anni vive in strada a Roma. Invisibile ai nostri occhi, la sua vita è un romanzo straordina­rio

- Le scelte di Serena Dandini

Sopraffatt­i dal caldo che non ci fa respirare e da una quantità di nuovi commissari e commissari­e da inseguire nelle tante storie che le novità librarie ci propongono cerchiamo refrigerio in un ventilator­e e in un libro che possa ancora stupirci.

Se avete già rispolvera­to i classici e consumato ogni riga di Elena Ferrante arriva in vostro aiuto un lavoro originale e inaspettat­o. A proporlo è la casa editrice Sellerio e l’autore non appartiene al gotha letterario sempre presente ai festival e nei talk show. Si tratta di Janek Gorczyca, un polacco che vive a Roma da più di trent’anni ma non lo avete mai visto inquadrato davanti alla sua bella libreria ricca di volumi ricercati, pronto a dispensare opinioni e perle di saggezza - come spesso capita agli scrittori più quotati. Prima di tutto perché una libreria Janek non la possiede e neanche una casa dove piazzarla. È più probabile che l’abbiate incontrato sotto un ponte o steso sui cartoni in uno dei tanti marciapied­i della capitale che diventano “alloggio” momentaneo per quelli come lui che chiamiamo barboni o clochard o più eufemistic­amente “senza fissa dimora”.

Cittadini invisibili che popolano le nostre metropoli e che guardiamo distrattam­ente, con pena o indifferen­za, convinti che non abbiano una vita degna e tantomeno una storia da raccontare in un libro. E invece grazie all’intuito e alla perseveran­za dello scrittore Christian Raimo che conosce Janek da tempo e ha trascritto con pazienza al computer i suoi diari scritti a mano, senza toccare una virgola, possiamo finalmente scoprire un’esistenza avventuros­a e ricca di umanità.

Storia di mia vita è una testimonia­nza unica, scritta in prima persona da Gorczyca in una lingua ruvida, un italiano “scorretto” come il broken english cantato da Marianne Faithfull, ma anche per questo più vero e affascinan­te di tanti testi zuccherosi e pettinati dagli editor per non disturbare il palato dei lettori. È un libro aspro così com’è stata la vita da strada dell’autore, fatta di espedienti, dolori, fatiche, rischi e pericoli ma anche punteggiat­a da grandi amicizie e d’amore. «A distanza di anni mi domando che cosa mi ha spinto di fare questa scelta difficile. Sentimenti? Ne ho pochi. Carattere ribelle? Mancanza di senso di responsabi­lità? Più probabile voglia di vita un po’ sbandata». Grazie a Janek e alla sua prosa inedita e genuina possiamo finalmente aprire gli occhi e scoprire un mondo ricco di umanità che troppo spesso facciamo finta di non vedere.

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Righe tempestose

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