Corriere della Sera - Io Donna
Non serve essere maschi per donare il sangue
Le donne in Italia donano il sangue meno degli uomini. Soprattutto dopo i 30 anni. Secondo i dati del Centro nazionale sangue, le donatrici rappresentano il 33,7 per cento dei donatori. Perché? «La paura di sentirsi deboli dopo la trasfusione è spesso un deterrente. Bisogna sapere, invece, che le donne possono dare un contributo in completa sicurezza alla donazione di sangue, che è un servizio importante per l’intera società» commenta Vincenzo De Angelis, direttore del Centro. I requisiti fisici per il sesso femminile sono: pesare almeno 50 chili, avere una pressione inferiore a 180/100 e i livelli di emoglobina a 12,5 per la donazione di sangue e a 11,5 per quella di plasma (in caso di patologie croniche va avvertito il medico selezionatore). Occorre poi avere 18 anni, ma in ottime condizioni di salute certificate si può donare oltre i 60.
«In età fertile alle donne si consiglia di non donare sangue intero più di due volte all’anno, per i livelli di ferro presumibilmente bassi a causa delle perdite mestruali mensili. Entrate in menopausa, invece, si può arrivare a quattro, come gli uomini. Per le donazioni di plasma non ci sono limiti se non quello di rispettare un intervallo di almeno 14 giorni tra una trasfusione e l’altra, ma la regola vale per tutti» spiega De Angelis. «Meglio non donare sangue quando si mestrua; non si può donare in gravidanza, allattamento e nei sei mesi successivi a una gravidanza interrotta» ricorda il direttore. Per trovare il centro più vicino si può consultare la mappa online del Centro nazionale sangue.