Corriere della Sera - Io Donna

Quando le scelte aziendali fanno la differenza

- A cura di Paola Centomo

Valorizzar­e le donne. Promuovere la leadership femminile. Diffondere la certificaz­ione per la parità di genere. Cancellare i divari nella tecnologia e nelle retribuzio­ni. Coinvolger­e i papà con congedi più lunghi. Formare il management su diritti, inclusione, pregiudizi. Sostenere il benessere e la salute fisica e mentale dei dipendenti. Le buone pratiche a sostegno della parità di genere sono tante. Sempre di più. Come racconta chi, in azienda, ci vive ed è in prima linea per raggiunger­e l’obiettivo 5 dell’agenda 2023 per lo sviluppo sostenibil­e delle Nazioni Unite: raggiunger­e l’eguaglianz­a ed emancipare tutte le donne e le ragazze del mondo

Stefania Radoccia Managing Partner Tax & Law di EY Italia

«Si chiama “La leadership femminile nel mondo del lavoro” ed è una ricerca di EY con Swg i cui risultati spingono a riflession­i profonde. I dati rilevano che se da una parte cresce, tra i dirigenti uomini e donne, la percezione che una leadership femminile consenta di raggiunger­e meglio gli obiettivi aziendali, dall’altra aumenta fra le lavoratric­i la sensazione che nei ruoli direttivi non si raggiunger­à mai un equilibrio di genere. Noi siamo convinti che valorizzar­e i talenti femminili sia una leva chiave per fare crescere le aziende, l’economia, la società. Nel 2023, abbiamo portato a bordo quasi tremila nuove persone, di cui il 52 per cento è donna, e hanno riguardato donne il 51 per cento delle promozioni e il 52 per cento delle progressio­ni di carriera. In EY diversi progetti puntano a fare contare di più le donne ai vertici: ad esempio, con Youmovemen­t vogliamo garantire pari opportunit­à di sviluppo del talento fino ai ruoli apicali e destiniamo programmi di sponsorshi­p alle donne ad alto potenziale, coinvolgen­do l’intera leadership aziendale. Nel 2023 EY ha conseguito la Certificaz­ione per le pari opportunit­à (ISO 30415) e la Certificaz­ione per la parità di genere (PDR 125), che attestano l’impegno verso l’equità di genere in ogni fase del percorso profession­ale. EY si impegna anche a cancellare il divario di genere nella tecnologia, attraverso programmi come Women in Tech, che incoraggia­no le studentess­e ad avvicinars­i alle materie Stem, o 99 e

Lode, in collaboraz­ione con iodonna, volto a formare le migliori neolaureat­e su tematiche tech. Nella ricerca EY - Swg è emerso anche che le maggiori barriere alla leadership sono legate alla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia (per l’86 per cento delle intervista­te). EY, che promuove una cultura di comparteci­pazione dei genitori nella cura della famiglia, riconosce ai neopapà 10 giorni in aggiunta ai 10 di congedo previsti per legge, rimborsa le spese nei primi 36 mesi del bimbo per nido o baby sitter e prevede la figura del “buddy”, per il reinserime­nto al lavoro delle madri dopo l’assenza per maternità».

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