Corriere della Sera - Io Donna
Fate piazza pulita
Sarà scontato a dirsi, ma meglio ripetersi: la preparazione all’autoabbronzante passa dallo scrub, un classico molto ingegnoso. Se pensate che ogni minuto dalla nostra pelle si staccano 30mila cellule morte subito sostituite dalle nuove, capite bene qual è il valore di questo prodotto che accelera il processo di rigenerazione cutanea. I più eco friendly utilizzano microgranuli di nocciola mischiati a oli biologici come quello di babassu e girasole. Comunque al di là delle preferenze, visto che anche in questo caso ci sono tante specialità eccellenti, ciò che conta è portarsi a casa il risultato desiderato. Che deve essere uniforme e impeccabile senza nessun effetto leopardo, per intenderci. «Se in alcuni punti si sono accumulate delle cellule morte, cariche di cheratina, potrebbero trasformarsi in macchie brune una volta che il cosmetico ha fatto effetto» spiega Arianna Cristina Giulio, global training manager di Collistar. Di regola, bisogna esfoliare due o tre ore prima del trattamento. E se avessimo esagerato o il risultato non fosse perfettamente omogeneo? «Si esfolierà di nuovo per scaricare il pigmento, insistendo con movimenti circolari là dove ci sono le discromie» continua l’esperta. Una piccola astuzia è quella di sciacquare il viso con acqua fredda prima di stendere il prodotto, serve a chiudere i pori rendendo più uniforme il risultato.