Corriere della Sera - Io Donna
IL BALLO DELLA ROSA CAMBIA MUSICA
Belle, eleganti, corteggiate. Al braccio di nobili e principi. All’ultima edizione dell’evento che raduna a Montecarlo il top dell’ARISTOCRAZIA EUROPEA, i riflettori erano puntati su amiche e fidanzate: ragazze magari senza una goccia di sangue blu. Ma c
L’importante è che sia brillante, ben vestita e truccata, capace di muoversi su un doppio binario linguistico (richiedesi almeno l’inglese e il francese) e di cantare le canzoni più cool del momento. Possibilmente dovrebbe rimanere disinvolta e slanciata anche quando, a un certo punto della serata, scende dai tacchi e rimane scalza per ballare. Date queste premesse, anche una ragazza qualunque, pur senza una goccia di sangue blu, può diventare una principessa. O per una vita (vedi Middleton) o per una sera, come ormai succede alle feste mondane e/o aristocratiche di mezza Europa. Juliette Maillot è una di queste ragazze: fino a una settimana fa la conoscevano nel suo ristretto giro parigino. Poi è apparsa al Bal de La Rose di Montecarlo, scortando a braccetto Charlotte Casiraghi, e ha conquistato tutti i riflettori. Attrice e ballerina, ora di Juliette si sa che è la migliore amica di Charlotte e hanno frequentato la stessa scuola a Parigi: suo padre Jean-Christophe Maillot è un celebre ballerino ed è membro della Legione d’Onore. Lei e le amiche parigine di Char- lotte - educazione da collegio ma piglio da party-girl - hanno rovesciato le categorie: alla charity monegasca le “commoners” sono state fotografate, ammirate e corteggiate almeno quanto le principesse vere. Alla
table des enfants princiers, il tavolo dei Casiraghi, sedevano una serie di belle sconosciute che a fine serata erano riconosciute da tutti. Tra queste c’era Alessandra De Osma, rampante peruviana che accompagnava al Bal de la Rose Christian de Hanovre, il figlio di Hernst, che a più d’uno ha ricordato il Tadzio di Mor
te a Venezia. Botticelliana come una Venere, ma scatenata come Rihan- na, spiccava al tavolo Mona Walravens: attrice belga, protagonista di pellicole come Blue Is the Warmest
Color e La vie parisienne, è una peperina. Già nel 2013 è finita su tutti i siti del mondo dopo che a Cannes un colpo di vento le ha sollevato la gonna mostrando un lato b molto provocante. Ma c’erano anche tanti aspiranti “principi”: il rasato Gary Gillet, affascinante attore in ascesa, spiccava tra gli altri per il tuxedo Gucci rosso con tigre glitterata sulla schiena, mentre l’attore belga Olivier Rosemberg, riccio e misterioso, ha fatto spesso coppia con Charlotte. Ma era il party degli amici: nessun flirt in vista. Allo Sporting ci si domandava chi fosse, tanto era bello e trasgressivo con i capelli raccolti in un codino abbinati al tuxedo: John Nollet, il parrucchiere di fiducia di Monica
In pista c’era anche il parrucchiere di Charlotte: dopo averla pettinata, si è scatenato nelle danze
Bellucci, dopo aver pettinato Charlotte e le sue amiche, ha ballato per tutta la sera con loro. A chi gli chiedeva qualcosa in più sulle onde anni Venti di Charlotte, rispondeva di essersi ispirato all’abito, uno Chanel vintage di mamma Carolina. «Per una pettinatura azzeccata» spiegava lo stylist bello come un divo di Hollywood «si parte dal vestito».
Il tema scelto da Karl Lagerfeld per questa edizione del Bal de La Rose - la Secessione viennese - non era di semplice traduzione: la corrente artistica, che si è sviluppata prima in Austria e poi in tutta Europa tra il 1892 e il 1906, ha creato una certa indecisione sul dress-code. Alcune invitate si sono vestite come un quadro di Gustav Klimt: nella Salle des Etoiles, allestita con 14 mila rose e 1000 portacandele in vetro, primeg- giavano Beatrice Borromeo, alla sua prima uscita pubblica dopo la nascita del piccolo Stefano Ercole Carlo, con un abito Alberta Ferretti ricoperto di cristalli e una stola in pelliccia, inseparabile dal marito Pierre. Tra le protagoniste della serata un’altra coppia, Caroline e Charlotte. La figlia, scatenatissima, ha aperto le danze insieme alle amiche ballando con la musica di Imany, poi con quella di HollySiz - alias Cécile Cassel, bella e sexy almeno quanto il fratellastro Vincent. Per Cécile
anche Karl Lagerfeld si è alzato da la
table du Prince Albert II de Monaco e ha raggiunto il palco come un groupie. Il resto della serata il Kaiser l’ha trascorso conversando con Carolina, che lo ha omaggiato indossando un suo abito bianco e nero con volant bianchi in tulle e disegni grafici. Proprio dietro Lagerfeld spiccava un altro dei nuovi nomi da tenere d’occhio: lo stilista era scortato, come fosse un angelo, dal suo assistente /musa Baptiste Giacobini, ammirato e corteggiato da tutte, ma allo stesso tempo granitico nel suo ruolo di assistente. Flash scroscianti per l’arrivo di Camilla di Borbone, in versione fresa y chocolate - abito rosa e abbronzatura caraibica -, curiosità per Simona Gobbi, la giovane fidanzata di Ezio Greggio, che ha scelto un abito da sera crop-top, con addominali scoperti.
Immancabili in sala Victoria Silvstedt, in rosso fuoco, Monika Bacardi, con un abito nero e solito corollario di diamanti e la marchesa Roberta Gilardi, vestita dallo stilista libanese Tony Ward: dopo la tombola a favore della Fondazione Princesse Grace la marchesa ha lasciato il Ballo con il marito Donato Sestito, riconoscendo che si trattava di una edizione della charity molto giovane. Talmente giovane che il gruppo dei Casiraghi-Borromeo-Grimaldi è arrivato e ripartito dallo Sporting a bordo di un mini-van, in stile gita, con in prima fila Beatrice Borromeo, che ripeteva a tutti quanto le mancava il bambino «bellissimo, per nulla capriccioso e molto affamato». Alla fine della serata, dopo il djset di Djette Joia (ormai le feste più belle hanno un dj in gonnella) il mini-van ha fatto una tappa intermedia al Twiga, il club di Flavio Briatore dove folleggiava anche lo stilista tedesco Philipp Plein. Capeggiate da Charlotte, che è scesa dai tacchi indossando le sue Repetto, anche le altre amiche sono finite “scalzate” senza fare un plissé, da perfette aspiranti principesse.