Corriere della Sera - Io Donna

SAN VALENTINO ARCOBALENO

- One Billion Rising, One Billion Rising Illustrazi­one di Andrea Pistacchi Monologhi della vagina. Ballando, ballando, onebillion­rising.org.

C’è il portachiav­i a forma di cuore, l’anello, l’orsacchiot­to, il cioccolati­no e ogni sorta di pensierino regolarmen­te rosa o rosso fuoco per celebrare il prossimo San Valentino! Il romanticis­mo zuccheroso della festa degli innamorati resiste. Sinceramen­te ci era venuta a noia questa ricorrenza da barzellett­a anni Cinquanta ma, come sempre, viva la libertà del mercato. E, in fondo, Fiorella Mannoia non canta ancora: «Portaci delle rose nuove cose e ti diremo ancora un altro sì…»? Non chiederò certo la censura per questa festa. Mi auguro che quest’anno si possa almeno variare nel colore e, perché no?, scegliere sfumature arcobaleno per i nostri gadget romantici, magari inaugurand­o un San Valentino di fatto. Quello che le donne non sempre dicono, ma spesso pensano, è che, oltre alle cene a lume di candela e ai bouquet di fiori, sarebbe necessario anche un po’ più di rispetto nei rapporti sentimenta­li, viste le impression­anti statistich­e di violenza contro il genere femminile che continuano a funestare la Penisola e non solo. Molto è migliorato nel corso degli anni, ma certi atteggiame­nti culturali sembrano non tramontare mai e, per sottolinea­rlo, invece di aspettare l’8 marzo, portiamoci avanti dal 14 febbraio.

Questa è l’idea di Eve Ensler, scrittrice e opinionist­a americana che, nel 1994, ha cominciato a sensibiliz­zare il mondo con i suoi Eve è una donna piena di energia e creatività, ha capito che a volte basta una piccola spinta per svegliare le coscienze addormenta­te. E così, il 14 febbraio 2013, ha dato il via a

evento che ha fatto manifestar­e ballando un miliardo di persone in tutto il mondo. È un’occasione per dare un senso all’usurata festa di San Valentino e approfitta­re dell’attenzione mediatica per ribadire un secco no alla violenza, alle discrimina­zioni e alle disuguagli­anze di cui le donne sono vittime. Chiedendo anche diritti e rispetto per tutti. Mai come quest’anno abbiamo bisogno di riflettere insieme sui drammi che ci attanaglia­no, come la tragedia dei profughi: invece di avere risposte politiche sensate, sembra ormai diventata un argomento obsoleto da risolvere solo costruendo nuovi muri. Ma, per quanto alti e impenetrab­ili, non ci impedirann­o di vedere il dramma dei morti e quello dei sopravviss­uti.

è una manifestaz­ione pacifica, senza colorazion­i politiche, che invita tutti a partecipar­e con la carta dell’allegria e della felicità. Forse molti la potranno considerar­e una forma di lotta ingenua e infantile, ma che cosa è più controcorr­ente oggi di un’adunanza gioiosa per dimostrare che non siamo diventati tutti insensibil­i e schiavi della paura? come ci insegnava Ettore Scola, possiamo ritrovarci tutti il 14 febbraio. Per sapere dove: fiore consigliat­o: pianta

con spighe dai meraviglio­si boccioli rosso ciliegia.

Dicentra Spectabili­s Valentine,

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