La Brebemi e le ricadute sul territorio
Lo studio di Agici: crescono le ricadute sui territori attraversati dall’A35
Quali sono le ricadute, dirette e indirette, di un’infrastruttura viaria sul territorio che essa attraversa? Nel caso della Brebemi, l’autostrada che dal 2014 collega Brescia a Milano passando per la Bassa lombarda, la cifra si aggira attorno al miliardo di euro. Il calcolo, realizzato dalla società di consulenza Agici, dimostra come progressivamente l’A35 sia diventata un punto di riferimento soprattutto per le società di logistica che hanno trovato beneficio nello sfruttamento di un’arteria progettata per diventare un’alternativa alle tradizionali direttrici interregionali del Nord Italia — in primis la A4 — che soffrono di croniche problematiche di affollamento.
Quali sono le ricadute, dirette e indirette, di un’infrastruttura viaria sul territorio che essa attraversa? Nel caso della Brebemi, l’autostrada che dal 2014 collega Brescia a Milano passando per la Bassa lombarda, la cifra si aggira attorno al miliardo di euro.
Il calcolo è stato realizzato da Agici, società di ricerca e consulenza milanese specializzata nel settore delle utilities e delle infrastrutture, che ha aggiornato un precedente studio sul tema, evidenziando come progressivamente l’A35 sia diventata un punto di riferimento soprattutto per le società di logistica che hanno trovato beneficio nello sfruttamento di un’arteria progettata per diventare un’alternativa alle tradizionali direttrici interregionali del Nord Italia — in primis la A4 — che soffrono ormai di croniche problematiche di affollamento.
Investimenti che, come sottolineato dai curatori dell’analisi presentata ieri, hanno inoltre generato nell’arco di sei anni 3.700 posti di lavoro e che, al netto delle problematiche di attrattività attraversate nel corso della fase di avvio, confermano la scommessa del presidente Francesco Bettoni, secondo cui i dati dimostrano «la significativa capacità di Brebemi di attrazione per le imprese»: 22 i nuovi insediamenti produttivi (dai due poli di Amazon, di cui uno in via di completamento a Castegnato, a Porsche Italia nel circuito di Castrezzato fino a Italtrans a Calcio, Md, Brivio Viganò ed Esselunga a Ospitaletto), per un totale di 3,2 milioni di metri quadrati di superfici acquistate e riqualificate. Da sottolineare anche l’impatto sul settore immobiliare dei Comuni attraversati, con una crescita del 65% nelle transazioni immobiliari (sia residenziali che produttive), a cui si aggiunge un incremento medio del 5% nel prezzo degli immobili residenziali.
In aumento anche i flussi veicolari, passando dai quasi ottomila veicoli giornalieri del 2014 ai 21.700 del 2019, con un saldo del +170%. «Nel 2019 — ha aggiunto Bettoni — i flussi di traffico sono aumentati dell’8% rispetto all’anno precedente, contro una media nazionale dello 0,6%. Tale andamento positivo potrebbe continuare, fatto salvo l’impatto del coronavirus, soprattutto grazie ai poli produttivi che sviluppano nuovo traffico, specialmente quello pesante, come dimostra il dato di gennaio 2020, che ha segnato un + 7,8% contro una media nazionale del +3,2%».
Ricadute che, dopo la ristrutturazione delle passività a lungo termine (grazie all’emissione di un bond da 1,72 miliardi e a nuove linee di credito per circa 360 milioni) e all’entrata nella compagine societaria della spagnola Aleatica, società con focus sulle infrastrutture controllata dal fondo australiano Ifm Global Infrastructure, nel prossimo futuro potrebbero ulteriormente incrementarsi dovesse concretizzarsi la scommessa sulla mobilità elettrica che vede proprio Brebemi fra i piloti europei del progetto e-Moticon finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.