«Diciamo quanto incide lo smog»
Buongiorno, sono una cittadina di Brescia residente in zona Sanpolino. Vi scrivo per offrire una mia riflessione sull’assedio stretto dal coronavirus a questo territorio. Sono d’accordo con tutte le misure di contenimento prese per cercare di trovare la fine di questo terribile periodo. Penso che si sarebbero potute fermare tutte le fabbriche (a parte quelle davvero necessarie) si potevano chiudere tranquillamente la meta’ dei supermercati, (dei quali a Brescia non siamo carenti). Le scrivo invece per una precisa riflessione. È lampante la coincidenza a livello mondiale tra questo territorio, Bresciano bergamasco e la citta’ di Wan in Cina. Entrambi sono i luoghi più inquinati nel mondo. Purtroppo sia qui che in Cina siamo sempre costantemente coperti dalle polveri sottili. Con parole semplici ( non essendo munita di strumenti e studi), a mio parere, quando il virus viene espulso attraverso il respiro da una persona contagiata : quest’ ultimo si lega con facilita’ alle polveri sottili, prima di depositarsi sull’asfalto. Quindi rimane nell’aria per molto tempo depositandosi dovunque: su di noi, sui balconi, sui tavolini fuori dai bar. Ha senso, secondo voi e secondo tutti i lettori che non si parli di questo serissimo terribile problema? Come mai non sento nessuno che trova il coraggio di dire quello che tutti qui a Brescia in fondo sappiamo. Oppure andiamo avanti sempre mettendo la polvere sotto il tappeto? Quando questo periodo terribile sarà alle spalle: se non si ragiona sul contenimento, anzi sulla riduzione effettiva dell’inquinamento, come troveremo la speranza di un mondo migliore?