Il Broletto lascia Bresciatourism e i caseifici
Cura dimagrante della Provincia. Ieri i consiglieri hanno votato per dismettere alcune partecipazioni che il Broletto conservava dentro alcuni caseifici sociali delle valli. Una scelta legata alla legge Madia. È invece in virtù di una legge regionale che la Provincia ha deciso di uscire anche da Bresciatourism: «Non abbiamo più delega, perché impegnare risorse?». Malumori nei banchi del centrodestra per la scelta.
La scure della legge Madia si abbatte ancora sulla Provincia: ieri i consiglieri del Broletto hanno votato per dismettere le partecipazioni della Provincia nei caseifici sociali delle valli, alcuni in liquidazione ma altri solidi e attivi. La maggioranza che sostiene il presidente Samuele Alghisi ha poi scelto di uscire da Bresciatourism, stavolta in virtù di una legge regionale. La promozione turistica non fa più parte delle deleghe provinciali, perciò — il ragionamento — perché continuare a impegnare risorse? Ad oggi il Broletto mantiene quote dentro la società Catullo, in alcune autostrade e in Garda Uno. Opzione, quest’ultima, che ha generato perplessità da parte del consigliere Marco Apostoli. Ieri si è trovata una soluzione anche per il depuratore di Capriano del Colle: il progetto prevedeva di costruirlo eliminando un bosco di 10.500 metri quadri, ora invece i reflui saranno collettati a Bagnolo Mella sfruttando la presenza di depuratori sottoutilizzati. (m.tr.)