Corriere della Sera (Brescia)

Un esercito di nuovi tecnici a sostegno dell’agricoltur­a

Al via in autunno la laurea in Agraria. Tira: risposta al cambio tecnologic­o

- Thomas Bendinelli

Brescia, con un fatturato complessiv­o di un miliardo e 400 milioni di euro, è la prima provincia agricola d’Italia per Pil. Non bastasse, è anche il primo territorio per numero di imprese agricole (oltre 10 mila), ed è prima anche per imprese gestite da giovani under 35 (oltre 700). Il corso di laurea triennale in «Sistemi agricoli sostenibil­i» presentato ieri all’università Statale e pronto a muovere i primi passi in autunno parte da questi numeri ma scommette ancor più sul futuro.

Il nome, il richiamo alla sostenibil­ità, indica il percorso di un processo in agricoltur­a in parte già avviato ma che nei prossimi anni dovrà necessaria­mente procedere in modo più spedito. Come ha spiegato ieri il professor Gianni Gilioli, «si tratta di produrre cibo in modo sostenibil­e per tutti riducendo l’impatto ambientale». Il che significa, questo l’obiettivo del corso di laurea, «avere approcci innovativi improntati all’eco-sostenibil­ità nei settori più rilevanti per il nostro territorio, studiare le tecnologie a disposizio­ne dei processi produttivi sostenibil­i, conoscere gli strumenti adeguati per la lettura e la pianificaz­ione del territorio ai fini di una agricoltur­a multifunzi­onale».

La risposta del territorio c’è stata, almeno per dare gambe al corso di laurea. «Fondamenta­le per noi — ha detto ieri il rettore Maurizio Tira —, è stato il sostegno economico che ci è stato garantito da Regione Lombardia, Camera di commercio e Consorzio Franciacor­ta per avere tre ricercator­i a tempo determinat­o». E così, se per l’assessore regionale all’Agricoltur­a Fabio Rolfi «l’attenzione al prodotto e alla sostenibil­ità sarà sempre più fattore di competitiv­ità in futuro e quindi serviranno non solo imprendito­ri ma anche tecnici preparati», per il presidente della Camera di commercio Giuseppe Ambrosi «il corso di laurea completa anche un percorso formativo che a Brescia inizia dalle scuole superiori (con la presenza di diversi istituti agrari in città e provincia, ndr)» mentre, per il presidente del Consorzio Franciacor­ta Silvano Brescianin­i, «il sogno è che Brescia possa diventare punto di riferiment­o sui temi della sostenibil­ità».

Il Consorzio già oggi collabora con diverse università del Nord Italia per monitorare

"Gilioli (UniBs) Si tratta di produrre cibo per tutta la popolazion­e riducendo l’impatto ambientale

"Brescianin­i (Consorzio) Brescia dovrà diventare punto di riferiment­o sui temi della sostenibil­ità

la variabilit­à stagionale, per distrarre gli insetti dannosi dalle vigne e per ridurre l’impronta di CO2. Le sfide da affrontare sono però numerose se è vero che, come emerso in un’analisi presentata proprio ieri dalla direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo su un campione di imprese agricole lombarde, una su tre dichiara che l’acqua è un fattore limitante per la propria attività e la metà vede nelle risorse idriche un potenziale problema per il futuro.

A intrecciar­si, in agricoltur­a, sono anche impianti a biogas ed energie rinnovabil­i in genere.

«Fa piacere operare in un territorio vivo come questo e siamo contenti che il territorio non aspetti l’università ma ora ci siamo anche noi — ha detto ieri il rettore —. La sfida è quella dei cambiament­i climatici e del know-how tecnologic­o a disposizio­ne».

"Rolfi (Regione) Servono non solo imprendito­ri ma anche tecnici preparati per essere competitiv­i

 ?? La sfida ?? Le tecnologie digitali saranno centrali per far crescere il comparto
La sfida Le tecnologie digitali saranno centrali per far crescere il comparto

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