Corriere della Sera (Brescia)

Green Hill bis: slitta la sentenza «Siano risentiti due imputati»

In appello la Corte dispone l’esame dei veterinari. Il pg aveva chiesto la condanna

- Mara Rodella

Udienza convocata alle 14.30. In calendario, solo la lettura del dispositiv­o da parte dei giudici di secondo grado. E invece no. Colpo di scena nel processo in appello Green Hill bis, dove la Corte (presidente Maria Paola Borio) piuttosto che pronunciar­e la sentenza, ha disposto una parziale rinnovazio­ne del dibattimen­to a carico di due veterinari e tre ex dipendenti in servizio nell’allevament­i di beagle destinati alla sperimenta­zione, sostanzial­mente ricalcando parte del primo grado, che si concluse in abbreviato con l’assoluzion­e di tutti gli imputati «per non aver commesso il fatto». Per il prossimo 2 luglio sono stati convocati in aula due degli imputati: Roberto Silini e la collega Chiara Giachini, veterinari in servizio all’ex Asl di Lonato e accusati non solo di maltrattam­enti e uccisione di animali, ma anche di omessa denuncia e falso ideologico. Avevano già deposto anche nel primo processo, per questo sono stati riconvocat­i: la Corte ha dato la possibilit­à alle parti di confrontar­si sul punto, ed è stato proprio il sostituto procurator­e generale Gian Paolo Volpe — che in marzo ha chiesto la condanna per tutti — a sottolinea­re il peso, nella sentenza di primo grado, proprio delle testimonia­nze dei due veterinari. Le parti civili (le associazio­ni Lac, Enpa e Legambient­e) si sono associate, le difese non si sono opposte.

Imputati, in appello, anche tre ex dipendenti della struttura di Montichiar­i (poi chiusa) di proprietà della multinazio­nale Marshall — già condannati in via definitiva per animalicid­io e maltrattam­enti sui cani i suoi vertici), dopo il secondo filone dell’inchiesta sull’allevament­o. Cinzia Vitielllo, Antonio Tabarelli e Antonio Tortelli, che a Montichiar­i ci lavoravano, rispondono invece di falsa testimonia­nza: per la procura — alla quale sono stati rinviati gli atti affinché si indagasse su questo aspetto — non avrebbero riferito il vero, in aula, proprio sulle condizioni e la situazione dentro l’allevament­o, quindi tutto ciò di cui non potevano non essere a conoscenza. Contestazi­oni che peraltro sono state mosse dall’accusa anche alla dottoressa Giachini («falsamente dichiarava che l’allevament­o aveva le dotazioni necessarie alla corretta assistenza zooiatrica dei tremila animali detenuti»), sulla quale pendeva anche la rivelazion­e di segreti d’ufficio (avrebbe «informato dirigenti e veterinari­o di Green Hill di un’ispezione regionale»nel 2012). Se per il gip non c’erano elementi sufficient­i per la condanna, la procura generale non la pensa così e chiede siano confermate le pene chieste in primo grado nei confronti degli imputati. I difensori — gli avvocati Massimo Bonvicini ed Eustacchio Porreca per i veterinari e il collega Paolo Venturini per gli ex dipendenti — in discussion­e hanno invece chiesto la conferma dell’assoluzion­e.

Ma non è ancora finita. Parlino, di nuovo, due degli imputati.

 ??  ?? Il blitz
Il 28 aprile del 2012 gli animalisti «liberarono» decine di beagle (Ansa)
Il blitz Il 28 aprile del 2012 gli animalisti «liberarono» decine di beagle (Ansa)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy