Depuratore incognita lavori
A rischio infrazione europea per i ritardi nella realizzazione dopo la sentenza del Tar, ma il sindaco Retali rassicura: l’opera si farà.
«Siamo in ritardo. L’infrazione europea si avvicina e ogni giorno è di troppo». Il sindaco di Concesio, Stefano Retali, manda giù un boccone amaro dopo la novità di lunedì: il Tar ha annullato il provvedimento con il quale erano già stati aggiudicati i lavori per la costruzione del depuratore della Valtrompia. Realizzarlo è «una battaglia di civiltà» sostiene il sindaco di Concesio, consapevole che quell’impianto salvaguarderebbe la valle ma anche Brescia, visto che il capoluogo sorge sull’asta del fiume Mella. Lo stesso che nei decenni scorsi ha trasportato verso sud i metalli pesanti delle tante aziende della Valtrompia.
Ora bisogna ricominciare. La speranza degli amministratori della valle è che si possano correggere i risvolti tecnici sollevati dai giudici di via Zima, senza dover rifare tutta la procedura. Il cronoprogramma intanto slitta.
Serviva forse più attenzione, da parte del gestore? «Ho molto rispetto dei tecnici di Asvt e di A2A. Hanno dedicato molta attenzione al bando e alla gara, perciò – dice Retali – sarebbe ingeneroso parlare di disattenzioni».
Asvt, che ha espletato il bando da 26 milioni di euro, ha dato mandato ai propri legali di sottoporre ai raggi “x” la sentenza del Tar. Ma l’intenzione sarebbe quella di resistere in giudizio, ricorrendo al gradino successivo della giustizia amministrativa: il Consiglio di Stato.
Sembrava di essere ormai a un passo dall’avvio dei cantieri — previsti per questa primavera — ma il fantasma del ricorso si è materializzato non appena il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di «Suez Trattamento Acque Spa», arrivata seconda. I risvolti tecnici sollevati dalla concorrente hanno trovato accoglimento: l’obiezione è che la società vincitrice – il Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) Torricelli srl, Giovanni Putignano & Figli e Facchetti Costruzioni – avrebbe affidato una parte dei lavori ad una società (la Deldossi srl) che non avrebbe messo a disposizione dell’impresa vincitrice tutti gli operai
"Retali Ho molto rispetto dei tecnici di Asvt, sarebbe ingeneroso parlare di disattenzione da parte loro per l’aggiudicazione dei lavori
disponibili, ma solo una parte. Scelta che darebbe adito ad un profilo di «inadeguatezza» sufficiente per annullare la gara. Ora bisogna capire se c’è una responsabilità del gestore nella formulazione del bando o si è trattato solo di un’incidentalità formale. Di certo il bando richiama l’appetito dei concorrenti, visto che si parla di una gara da 27 milioni di euro, di cui 14 sono fondi regionali che, però, non sarebbero in discussione. Certo i cantieri slitteranno. E non si sa di quanto. Dovevano durare 16 mesi, ora chissà quando partiranno. Retali non nasconde la preoccupazione, ma ripete che bisogna raggiungere l’obiettivo: la valle «ci tiene al depuratore e oggi ha bisogno di una svolta».