Elisoccorso, serve la nuova base
Corsa contro il tempo. Del Bono: «C’è il rischio che sia spostato dal Civile a Montichiari»
La nuova area per l’eliambulanza del 118 sarebbe stata individuata in via Caprera, ma la zona deve essere bonificata. Giovedì è previsto un incontro al ministero dell’Ambiente per la presentazione del progetto di messa in sicurezza. Ma i tempi sono risicati. C’è il rischio, come evidenziato dal sindaco Emilio Del Bono, che l’eliambulanza venga spostata dall’ospedale Civile al nosocomio di Montichiari.
Arriva l’attesa svolta per il futuro eliporto di via Caprera. Giovedì a Roma, al ministero dell’Ambiente, progettisti e avvocati dei proprietari dell’area presenteranno il progetto esecutivo per la messa in sicurezza permanente della discarica presente nel sito di via Caprera che dovrebbe ospitare la base d’atterraggio dell’elicottero del 118 (oggi di base agli Spedali Civili) oltre che i mezzi di vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, elicotteri privati. Un intervento di «cupping» per ricoprire i terreni ed evitare il futuro percolamento degli inquinanti in falda. Sulla volontà di realizzare l’infrastruttura è perentoria la dichiarazione del sindaco Emilio Del Bono: «Sono pienamente d’accordo con la scelta di quella localizzazione perché risolverebbe due problemi in un solo colpo: la messa in sicurezza di un’altra area inquinata ed il mantenimento in città di un servizio importante come quello del 118. So che il tempo stringe, perché se ci dovessero essere ulteriori ritardi c’è il rischio che il 118 trovi casa all’aeroporto di Montichiari. Dobbiamo impegnarci per scongiurare questa eventualità». Se la conferenza dei servizi si instraderà sulla strada corretta, la Loggia in tempi rapidi farà una variante al Pgt per sbloccare l’intervento.
In quest’opera pubblica, più che in altre, il tempo è un elemento dirimente. L’elicottero del 118, come confermato più volte al Corriere da Alberto Zoli, dirigente regionale Areu (azienda regionale emergenza-urgenza) da anni non potrebbe restare parcheggiato agli Spedali Civili, per una questione di sicurezza. Da anni Enac (ente nazionale per l’aviazione civile) concede una deroga, che dovrebbe scadere nel 2018. Areu e la direzione dell’ospedale sono pronti a chiedere altro tempo ma se Enac non lo concedesse, il servizio di elisoccorso dovrebbe per forza spostarsi all’aeroporto di Montichiari. Un trasloco che potrebbe arrivare nel 2020 se il giallo elicottero dovesse essere sostituito con un mezzo più grande (che oggettivamente non troverebbe spazio al Civile). Certo, se Enac avesse un cronoprogramma dei lavori del nuovo eliporto potrebbe fare l’ultimo strappo alla regola.
I professionisti che seguono la società proprietaria dell’area, assicurano che c’è già il progetto ed i soldi per la messa in sicurezza dei 12 mila metri quadrati interessati dagli sversamenti abusivi (l’area nel complesso misura 56mila mq). Quei terreni in passato sono stati scavati per avere ghiaia necessaria alla realizzazione della tangenziale sud e le buche sono state ritombate con scorie edili e qualche camionata di scorie d’acciaieria. Ma la falda ad oggi non risulta contaminata e i livelli di inquinamento da metalli pesanti non sono certo a livelli elevati, come in altre zone della provincia. L’intervento di cupping metterebbe per sempre in sicurezza la falda. E potrebbe essere realizzata in pochi mesi. Se arriverà l’ok del ministe-
ro il Comune farà partire una variante al Pgt per modificare destinazione all’area che oggi è a destinazione «verde» e «mitigazione ambientale». Solo in un secondo momento si andrà a firmare una convenzione con Areu, alla quale verrebbe concessa lo spazio richiesto per creare la sua base Hems (helicopter emergency medical service). Simile a quelle già realizzate a Sondrio, Como, Bresso (Milano) e Bergamo. Una base che vedrebbe facilitati i voli notturni, che potrebbero seguire la scia luminosa della vicina autostrada, base che sarebbe funzionale non solo a Brescia ma a tutta la Lombardia Orientale, oltre a Veneto, Trentino e parte dell’Emilia.
È tre anni che Areu cerca una nuova localizzazione in città per il servizio del 118. La prima opzione fu appunto via Caprera, ma pregresse beghe legali sull’area avevano frenato il progetto. Dei dirigenti in Loggia nel marzo 2016 avevano proposto un sito 5 km più a sud, tra tangenziale, A4, Palabanco (oggi Gran teatro Morato) e Esselunga. Ma le lamentele preventive del quartiere di Porta Cremona avevano presto fatto propendere per il ritorno al progetto di via Caprera. Qui i primi condomini di via Livorno distano 600 metri, distanza più o meno simile per il quartiere Noce e per le prime case di via Verdi a Roncadelle. La Regione aveva stanziato per il progetto anche un milione, poi utilizzato per altri fini perché inutilizzato. Anche se Simona Tironi, vicepresidente della commissione regionale Sanità, conferma che il Pirellone non farà fatica a trovare in tempi brevi il milione «perduto».