Corriere della Sera (Brescia)

Strage, in piazza per non dimenticar­e

Domani le commemoraz­ioni. I ragazzi protagonis­ti del viaggio della memoria

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Gli otto rintocchi, alle 10.12, e il minuto di silenzio. Le corone di fiori alla stele dei Caduti e gli altri, di fiori, che i ragazzi delle scuole ma anche i cittadini tutti sono invitati a portare in piazza Loggia. Domani, 44 anni (e una sentenza definitiva) dopo, ci saranno le commemoraz­ioni ufficiali della strage che il 28 maggio 1974 uccise otto persone e ne ferì oltre un centinaio. In programma eventi, incontri con i familiari delle vittime e soprattutt­o con gli studenti.

Otto rintocchi, tanti quanti le vittime. E il silenzio. Alle 10.12 in punto. Cioè alla stessa ora in cui il 28 maggio 1974 in piazza Loggia esplose una bomba durante una manifestaz­ione sindacale organizzat­a proprio per dire no a violenza e terrorismo. Erano gli anni di piombo. E Brescia, come sempre, 44 anni dopo non dimentica. Soprattutt­o alla luce di una sentenza che in Cassazione ha confermato la condanna per Carlo Maria Maggi (all’epoca referente di Ordine Nuovo nel Triveneto) e Maurizio Tramonte (ex infiltrato del Sid) all’ergastolo per concorso nella strage. Quindi, la matrice nera dell’attentato.

Si inizia alle 8.30, con la messa al cimitero Vantiniano. Fino alle 10 spazio a «generazion­i in piazza» per il passaggio del testimone della memoria a chi non può permetters­i di non sapere: i nostri ragazzi. E tutti sono invitati a portare un fiore. Oltre a quelli che dalle 9 le delegazion­i depositera­nno alla stele dei Caduti (voce narrante don Fabio Corazzina). Mezz’ora dopo, nel salone Vanvitelli­ano di palazzo Loggia, il sindaco riceverà i familiari delle vittime, mentre alle 10.15 alla commemoraz­ione ufficiale interverra­nno Raisa Labran e Giacomo Cossu (studenti) oltre a Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil. Poi via, verso il Castello, per l’inaugurazi­one di un nuovo tratto del «Memoriale» insieme a Marco Alessandri­ni, figlio del giudice milanese ucciso dai terroristi di Prima Linea il 29 gennaio 1979. Di «giustizia ritrovata» si parlerà al San Barnaba, ancora con i ragazzi, su iniziativa di Casa della Memoria e dell’istituto Tartaglia Olivieri. Eventi anche nel pomeriggio (i dettagli su www.sempreperl­averita.it). (m.rod.)

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Il ricordo La stele (LaPresse)
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