Perdono il cappello Travolti dal treno
Lei che si china per raccogliere il cappello del marito e inciampa fra i binari. Lui che accorre per aiutarla. Gli ultimi fotogrammi prima della tragedia. Gli attimi finali dopo una vita insieme. Inutile è stata la frenata del regionale che, proprio in quel momento (erano le 11 di ieri mattina,
attraversa Cesano Maderno, diretto a Milano-Bovisa. Sono morti così, dopo essere stati legati per una vita, Michele Lorusso e Maria Giuseppina Jacovazzo, 78 e 75 anni, marito e moglie. Travolti dal treno dopo una grave leggerezza, che è risultata fatale. Secondo quanto ricostruito dalla Polfer, i due pensionati, soliti uscire insieme per sbrigare le commissioni quotidiane, volevano passare oltre la ferrovia e raggiungere l’altro lato di corso Libertà, in pieno centro, nonostante la sbarra del passaggio a livello della vecchia stazione di Cesano fosse abbassata. Hanno provato ad affrettarsi ma, a causa di un attimo di incertezza durante l’attraversamento, la coppia si è attardata sui binari (alcuni testimoni raccontano che il piede della signora fosse rimasto incastrato). Michele e Maria Giuseppina non hanno avuto i riflessi e la reattività per scansarsi ed evitare il convoglio di Trenord, uno dei tanti che portano lavoratori e studenti dalla Valle del Seveso fino alla stazione di Rogoredo a Milano. L’uomo è spirato pochi istanti dopo l’arrivo dei soccorsi, mentre la donna è morta sul colpo. Le sirene, azionate dal treno a tutto spiano hanno attirato l’attenzione dei molti cittadini che, a quell’ora, affollavano le strade del centro. Una «tragedia annunciata», secondo i presenti. Su un lato della ferrovia c’è un centro commerciale, e, dicono gli abitanti, «in tanti hanno fretta di passare di là, infischiandosene del passaggio a livello». Anche per questo il punto di attraversamento di corso Libertà, il più affollato di Cesano Maderno, è sorvegliato dagli occhi di più telecamere. La scena di ieri ha riportato la memoria dei cesanesi al 2013 quando, nello stesso punto, era stata investita una donna arrivata in Brianza dalla Georgia per lavorare come badante. Le vittime di ieri abitavano poco distante. La gente del quartiere li ricorda come «una coppia molto unita» e ora «la morte li ha portati via insieme, mentre stavano aiutandosi uno con l’altro».