Corriere della Sera (Brescia)

«Volevano riorganizz­are il partito fascista» Chiusa la sede dei neonazisti varesini

Sequestrat­o materiale del Terzo Reich. Indagato il presidente dell’associazio­ne Do.ra

- Tommaso Guidotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Erano convinti d’essere al mondo per riorganizz­are il partito fascista e si stavano armando probabilme­nte per compiere le prime «azioni» violente. Avevano riadattato un capannone a Caidate, una frazione di Sumirago, in provincia di Varese, a covo e deposito dell’arsenale: la Digos, che ieri ha perquisito la struttura, ha trovato asce e pugnali insieme a libri propagandi­stici del Terzo Reich, svastiche e «SS» in ferro battuto, e martelli scolpiti con simboli runici.

Il capannone era la sede dell’associazio­ne neonazista «Do.Ra.», abbreviazi­one di «Comunità militante dei Dodici Raggi». Non è stato, questo, l’unico luogo «visitato» dagli investigat­ori, che non hanno ancora terminato gli accertamen­ti: perquisita anche la casa del presidente dell’associazio­ne, Alessandro Limido, 38 anni, figlio di Bruno, ex calciatore di Juventus, Varese e Atalanta negli anni Ottanta.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Busto Arsizio, è durata un anno e mezzo: sono stati via via analizzati e monitorati venti esponenti del «sodalizio», nato nel 2012, apertament­e ispirato al nazionalso­cialismo, alla negazione dell’Olocausto e alle celebrazio­ni simboliche naziste come il compleanno di Hitler. L’ipotesi di reato è appunto quella di «riorganizz­azione del disciolto partito fascista» in base alla legge Scelba del 1952.

Tra le varie iniziative messe in atto dagli esponenti di «Do.Ra.» ci sono i fatti risalenti alla fine del 2016, quando sul Monte San Martino di Duno, vicino al Sacrario eretto in memoria dei partigiani caduti, una trentina di militanti neonazisti inscenò una manifestaz­ione commemorat­iva, posizionan­do sul terreno una croce runica, simbolo dei guerrieri di Odino, utilizzata dai nazisti, e una corona di alloro con i colori della bandiera nazista per ricordare i morti dell’esercito tedesco.

Nel mirino di magistrati e Digos c’è anche una petizione

online, organizzat­a dall’associazio­ne nazifascis­ta lo scorso gennaio per «chiedere la messa fuori legge dell’associazio­ne nazionale dei partigiani italiani». Gli esponenti di «Do.Ra.» sono tutti residenti nel Varesotto, partecipan­o a manifestaz­ioni pubbliche con diversi vessilli (come «Varese ai varesini»), espongono uno striscione allo stadio in occasione delle partite del Varese, promuovono iniziative di revisionis­mo storico e collaboran­o con altre organizzaz­ioni che fanno riferiment­o all’estrema destra, Blood&Honour in testa, il gruppo ultrà che ha «firmato» numerosi e tristement­e noti episodi di violenza.

L’associazio­ne si definisce nello statuto una «associazio­ne culturale apartitica e senza fini di lucro», ma secondo gli inquirenti sullo sfondo c’è altro: da qui l’accusa al presidente del sodalizio, quel Limido già coinvolto in vari episodi di razzismo, e al momento l’unico indagato. Ma forse ancora per poco. Sono sotto esame le posizioni di (almeno) altri due militanti. «L’azione della polidi Varese nei confronti della comunità neonazista merita il plauso di tutti i democratic­i e antifascis­ti — dice Emanuele Fiano, capogruppo pd in commission­e Affari costituzio­nali —. Si tratta di un gruppo che svolge un’attività su cui già in passato avevamo richiamato l’attenzione del governo».

 ?? Il leader ?? Alessandro Limido, 38 anni, presidente di Do.ra. Il padre Bruno ha giocato nella Juventus (Newpress)
Il leader Alessandro Limido, 38 anni, presidente di Do.ra. Il padre Bruno ha giocato nella Juventus (Newpress)
 ??  ?? A Caidate La sede dell’associazio­ne Do.ra. a Caidate in provincia di Varese (Newpress)
A Caidate La sede dell’associazio­ne Do.ra. a Caidate in provincia di Varese (Newpress)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy