Tela di Floating Piers, un metro va all’asta a Milano per 300 euro
L’onda lunga di Christo e della installazione iseana torna oggi a Milano. Alla Finarte (ore 10 al Grand hotel et de Milan, via Manzoni 29) va in asta un gran frammento del nylon giallo dalia prodotto dalla tedesca Serex del progetto The floating piers di Jeanne Claude e di Christo. Sono 125 per 90 centimetri valutati 300 euro, accompagnati dal volume che ripercorre nascita e sviluppo dell’opera fra il 2014 e il 2016, autografato a pastello rosso dall’artista e regalato a un gruppo di collaboratori che hanno seguito l’operazione fino alla fine. Ora, in concomitanza con la santa Lucia hanno evidentemente preferito dividere la proprietà. L’asta è dedicata agli autografi (il pezzo forte, valutato 30 mila euro, è costituito da una quarantina di lettere finora inedite di Hayez ) e ai libri antichi. Fra le curiosità bresciane il volume di inizio Ottocento «Intorno a varij antichi monumenti scoperti in Brescia» e un’altra opera di Francesco Girolamo Cristiani, stampata a Brescia nel 1760 «Delle misure d’ogni genere antiche e moderne con note letterarie filosoficomatematiche a giovamento di qualunque architetto». Domani Finarte presenta (live su Internet, su www.finarte.it a partire dalle 17) memorabilia calcistiche: medaglie e gagliardetti, ma soprattutto maglie, tante maglie, fra cui una di Saadi Gheddafi per l’unica partita che giocò nel Perugia. Interessanti per i bresciani una con il numero 9 della Nazionale di Sandro Altobelli, usata in una qualificazione per i mondiali 1988 (100 euro la base di partenza). Né poteva mancare una maglia di Roberto Baggio, usata in un Brescia-Lecce e listata pochi giorni dopo l’11 settembre (partenza 100 euro, stima 1.500-2.000). L’altra maglia (stessa partenza, stima 1.000-1.500) è stata usata nell’ultima stagione e si caratterizza per le lettere B e C ricamate a mano sul colletto. Infine, sempre di Baggio, una fascia da capitano (valutazione 500-1.000 euro) del Brescia blu, gialla e rossa cioè i colori del buddismo. «Il blu — si legge sul catalogo della Finarte — indica la compassione verso tutti gli esseri e lo spirito di pace. Il giallo è l’elogio della via di mezzo lontana da qualsiasi estremo mentre il rosso sono i doni della pratica spirituale e meditativa».