Pm10 alle stelle, un aiuto dal meteo
Da questa sera precipitazioni abbondanti. I limiti dei divieti: solo nei centri urbani
Ancora una volta Regione Lombardia si affida alla pioggia per limitare gli effetti delle polveri sottili: le scarse limitazioni al traffico introdotte di recente non hanno prodotti risultati e, non a caso, da mercoledì Brescia (come gli altri capoluoghi di provincia) è tornata fuorilegge, con concentrazioni medie giornaliere di 78 microgrammi quando il limite è 50.
A ridurre gli inquinanti, che nei prossimi giorni persisteranno nell’aria, ci penserà la perturbazione in discesa dal Nord Atlantico, che porterà acquazzoni già questa sera e poi per tutta la giornata di domani.
L’Arpa parla di un «deciso peggioramento» su tutta la Lombardia, «con precipitazioni diffuse e localmente abbondanti e insistenti, in particolare sulle aree alpine, prealpine e di Alta pianura, con il rischio anche di rovesci e temporali». Il meteo entrerà in scena come un deus ex machina, ma si tratterà di una parentesi.
L’arrivo del freddo, infatti, spingerà le famiglie ad avviare caldaie e termosifoni, col risultato che lo smog tornerà presto a salire. Si dovrà quindi ricominciare tutto da capo. Quest’anno la normativa prevede che dopo 4 giorni di superamenti scattino le prime limitazioni al traffico: stop anche ai veicoli Euro 3 ed Euro 4 diesel (privati), dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 18.30) e divieto anche per i veicoli diesel commerciali Euro 3 (dalle 8.30 alle 12.30). Il gasolio, si sa, rilascia gas di scarico più inquinanti rispetto a un motore a benzina o metano. E tuttavia, come hanno dimostrato diversi studi, solo la metà delle polveri prodotte dai veicoli dipende dal motore: il resto deriva dall’usura delle gomme, dei freni e di altri componenti. Limitare l’accesso dei diesel è quindi una formula poco efficace: bisognerebbe far leva sul numero di veicoli che attraversano la città.
Il problema è che la nuova normativa regionale esclude tutte le tangenziali da qualsiasi tipo di limitazione: perciò gli Euro 0, 1, 2 a gasolio (migliaia di veicoli), che non possono entrare in città per tutto l’inverno (dal 1 ottobre al 31 marzo), hanno facoltà di sfrecciare sulla tangenziale sud ogni giorno.
Il paradosso è che gli stessi veicoli vengono catalogati come inquinanti dentro la città e non nelle periferie della stessa Brescia.
Il secondo paradosso è che la legge regionale pone limiti al traffico solo nei centri sopra i 30 mila abitanti, quindi solo al capoluogo. Se avessero deciso una soglia di 15 mila, le stesse regole si sarebbero applicate anche a diversi comuni, tra cui Desenzano, Lumezzane, Montichiari, Manerbio, Rovato, Chiari, Concesio. E invece, niente da fare.