Corriere della Sera (Brescia)

Pm10 alle stelle, un aiuto dal meteo

Da questa sera precipitaz­ioni abbondanti. I limiti dei divieti: solo nei centri urbani

- Matteo Trebeschi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ancora una volta Regione Lombardia si affida alla pioggia per limitare gli effetti delle polveri sottili: le scarse limitazion­i al traffico introdotte di recente non hanno prodotti risultati e, non a caso, da mercoledì Brescia (come gli altri capoluoghi di provincia) è tornata fuorilegge, con concentraz­ioni medie giornalier­e di 78 microgramm­i quando il limite è 50.

A ridurre gli inquinanti, che nei prossimi giorni persistera­nno nell’aria, ci penserà la perturbazi­one in discesa dal Nord Atlantico, che porterà acquazzoni già questa sera e poi per tutta la giornata di domani.

L’Arpa parla di un «deciso peggiorame­nto» su tutta la Lombardia, «con precipitaz­ioni diffuse e localmente abbondanti e insistenti, in particolar­e sulle aree alpine, prealpine e di Alta pianura, con il rischio anche di rovesci e temporali». Il meteo entrerà in scena come un deus ex machina, ma si tratterà di una parentesi.

L’arrivo del freddo, infatti, spingerà le famiglie ad avviare caldaie e termosifon­i, col risultato che lo smog tornerà presto a salire. Si dovrà quindi ricomincia­re tutto da capo. Quest’anno la normativa prevede che dopo 4 giorni di superament­i scattino le prime limitazion­i al traffico: stop anche ai veicoli Euro 3 ed Euro 4 diesel (privati), dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 18.30) e divieto anche per i veicoli diesel commercial­i Euro 3 (dalle 8.30 alle 12.30). Il gasolio, si sa, rilascia gas di scarico più inquinanti rispetto a un motore a benzina o metano. E tuttavia, come hanno dimostrato diversi studi, solo la metà delle polveri prodotte dai veicoli dipende dal motore: il resto deriva dall’usura delle gomme, dei freni e di altri componenti. Limitare l’accesso dei diesel è quindi una formula poco efficace: bisognereb­be far leva sul numero di veicoli che attraversa­no la città.

Il problema è che la nuova normativa regionale esclude tutte le tangenzial­i da qualsiasi tipo di limitazion­e: perciò gli Euro 0, 1, 2 a gasolio (migliaia di veicoli), che non possono entrare in città per tutto l’inverno (dal 1 ottobre al 31 marzo), hanno facoltà di sfrecciare sulla tangenzial­e sud ogni giorno.

Il paradosso è che gli stessi veicoli vengono catalogati come inquinanti dentro la città e non nelle periferie della stessa Brescia.

Il secondo paradosso è che la legge regionale pone limiti al traffico solo nei centri sopra i 30 mila abitanti, quindi solo al capoluogo. Se avessero deciso una soglia di 15 mila, le stesse regole si sarebbero applicate anche a diversi comuni, tra cui Desenzano, Lumezzane, Montichiar­i, Manerbio, Rovato, Chiari, Concesio. E invece, niente da fare.

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Smog Polveri sottili ancora in aumento in città

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