Venduto l’hotel Bogliaco L’Opera diocesana incasserà 3,8 milioni
Dismissione immobiliare di rilievo per la galassia cattolica bresciana. L’Opera Diocesana Alessandro Luzzago (Odal) incasserà una cifra vicina a 3,8 milioni per la vendita del Bogliaco Hotel di Gargnano. Il contratto preliminare è già pronto: l’Odal ha accettato pochi giorni fa l’offerta di una società tedesca e la palla passa ora al gestore dell’albergo. Se non eserciterà il diritto di prelazione versando la stessa cifra, l’immobile passerà all’azienda teutonica ma il gestore potrà comunque restare nella struttura fino al termine del (lungo) contratto di affitto. Dopo la firma del preliminare mancherà solo l’ultimo passaggio formale: l’ok della Santa Sede. Il Bogliaco Hotel è un raffinato tre stelle da 45 camere, solarium, piscina e spiaggia privata sul lago di Garda che fa parte del patrimonio che la Diocesi di Brescia e le realtà che vi ruotano attorno hanno messo in vendita dando mandato in esclusiva all’agenzia immobiliare Agedi, sedi a Milano e Montecarlo. Il mondo cattolico ha infatti necessità di fare cassa per mantenere in buone condizioni il proprio patrimonio immobiliare, frutto di lasciti e acquisizioni di lungo periodo. Dovendo oggi pagare l’Imu su appartamenti, hotel e quant’altro (l’esenzione vale per gli edifici di culto, le case canoniche e i seminari) e vista la riduzione degli incassi (offerte e donazioni), la coperta si è accorciata e la strada delle dismissioni degli immobili non strategici è diventata la via obbligatoria. «L’Opera Alessandro Luzzago gestisce un collegio da 100 studenti (si tratta del convitto vescovile San Giorgio, in città in via Galilei), è un vero gioiello ma le spese non si ripagano con le rette — spiega Michele Bonetti, avvocato e presidente dell’Opera — per continuare a gestire il collegio migliorando i servizi, questa vendita era necessaria». Il Bogliaco era entrato nel patrimonio cattolico con un lascito e, dopo essere stato usato come orfanotrofio, è stato trasformato in un hotel e quindi dato in gestione. «Non ci saranno ulteriori dismissioni del patrimonio dell’Opera», conclude Bonetti. Agedi continuerà invece a cercare compratori per gli altri immobili che la Diocesi di Brescia e altre Fondazioni vogliono dismettere. Spiccano l’ex casa di salute Moro e l’ex sede dell’Editrice La Scuola.