Giaconia, pagine ossessive Disegni per ispirare arte
Drawing Hall a Grassobbio, si apre la mostra: appunti tra genio e follia
I rimandi sono tanti, potenzialmente infiniti. Esternamente quella sorta di bunker scuro, realizzato in uno dei tanti capannoni che fanno da contorno all’aeroporto e alla città, sembra alludere al monolite per eccellenza, quello di «2001: Odissea nello spazio», ma anche alla «Bruder Klaus Kapelle » di Peter Zumthor, il prisma di 12 metri di altezza che si erge fra i campi tedeschi, a una cinquantina di chilometri da Colonia. Una volta dentro, invece, l’atmosfera si fa più claustrofobica. E tutti quegli schizzi, quei disegni, quelle parole appaiono un’improbabile sovrapposizione tra la cella del Marchese del Sade, la Grotta Cosquer e le lavagne di «The Beautiful Mind». Genio e follia, ordine e caos. Una fortificazione che si fa rifugio, ma allo stesso tempo che si apre agli occhi altrui, che ne scrutano internamente, quasi intimamente i pensieri, gli ingranaggi.
È infatti la prima volta che Oscar Giaconia, artista che vive e lavora a Bergamo, espone una parte del suo «placentario», di fatto un enorme rotolo di pagine scritte, disegnate fronte e retro, e tenute insieme da pezzi di scotch. Quasi un «nastro trasportatore» sul quale da quasi vent’anni annota «appunti, studi e bozze, riflessioni e tracce, prototipi
Significa la fossa del maiale ed è il titolo della mostra di Oscar Giaconia, di cui viene riprodotto un dettaglio dello studio
di opere abortite o genesi che poi hanno preso corpo», spiega. Da questo ha «estrapolato» circa 2.000 fogli, in formato A4, per tappezzare una stanza (3,70 x 2,60 m) creata per l’occasione all’interno dello spazio The Drawing Hall, a Grassobbio. «Non si spreca nulla, tutto viene ricucito» perché, come suggerisce il titolo della mostra «The Pig Pit», «la fossa del maiale è anche questo: un trogolo in cui disporre avanzi e utilizzare gli scarti come risorse», afferma la curatrice Elena Forin.
Il progetto espositivo, che poi sarà visibile gratuitamente fino al 22 giugno (sabato 25, domenica 26 maggio e sabato 1,8, 15 e 22 giugno, dalle 15 alle 19, previa prenotazione al 3284179207), sarà inaugurato oggi, alle 18, alla presenza dell’autore e della curatrice. Ottava mostra dello spazio aperto nel 2021 dall’artista bergamasco ma ormai di fadi ma internazionale Andrea Mastrovito, dal visual designer e fotografo Walter Carrera e dal regista Marco Marcassoli, ne testimonia l’energia, la ricerca, la voglia di concentrarsi sul disegno contemporaneo e quella di proporre qualcosa di nuovo, di diverso. The Drawing Hall non è infatti — racconta Carrera — «né un museo, né una galleria». È più, come suggeriscono i suoni, gli odori e le persone che lo animano, «un laboratorio dove è possibile sperimentare, in libertà», e non «semplicemente» esporre.
A testimonianza di questo, come avvenuto anche per i precedenti progetti, l’«installazione incubatrice» di Oscar Giaconia, che proporrà anche la serie «Nemat Puppet Frog» dedicata ai parassiti e realizzata su pellame, sarà accompagnata da quelle che sono, a loro volta, opere d’arte: il «Quaderno n.8» (con un testo della curatrice) e un documentario, prodotto da Yanzi e girato da Marcassoli nello studio dell’artista. Proiettato in pellicola Super8 («Per innescare un’ideale continuità tra il nastro trasportatore del placentario», suggerisce il regista) sarà supportato da una traccia recitata dall’attore Antonio Rezza. zione tra il Museo di Arte e cultura sacra diretto da monsignor Tarcisio Tironi e Fondazione Creberg); la seconda domenica mattina alle 11 nel ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, in città.
In entrambi i casi, il concerto sarà intitolato «Monteverdi: Guerra & Pace» e vedrà come esecutori gli ensemble bergamaschi, strumentale e vocale, «Locatelli», diretti dal loro giovane fondatore, Thomas Chigioni. Che dice: «Il Combattimento è un capolavoro di una bellezza incredibile. Ogni volta che lo studio, mi rivela un nuovo aspetto».
I solisti del Combattimento saranno il soprano Maddalena De Biasi, il tenore Beniamino Paolo Borciani (allievo di Gemma Bertagnolli, è nipote di Paolo Borciani ed Elisa Pegreffi, i violini del leggendario Quartetto Italiano), e, come Testo, il baritono colombiano Santiago Garzon Arredondo. Questi stessi tre, col contralto Margherita Sala, eseguiranno anche altri madrigali per una locandina tutta monteverdiana (con brani da Orfeo e Ulisse), cui aggiungere la sinfonia dal Mosé, oratorio di Bernardo Pasquini. Info: ensemblelocatelli.com.
Via Pignolo 116 «Incurabile»
Il contrasto Un bunker, dall’esterno, che però contiene schizzi, idee, parole di molteplici ispirazioni
viale Papa Giovanni XXIII 30
«La salvezza del papiro» di Oliviero Arzuffi
Alle 17.30
Libreria Incrocio Quarenghi
Via Quarenghi 32
«Figlio di papà» di Dino Pesut: presentazione con la traduttrice La traduttrice Sara Latorre presenta il libro di Dino Pesut dal titolo «Figlio di papà»: un romanzo su una generazione che sembra avere tutto e che invece non ha nulla.
Alle 18
Biblioteca Civica Angelo Mai
Piazza Vecchia 15
Il Maestro Daniele Maffeis tra suoni, parole e immagini Un’occasione per ricordare la figura e il patrimonio del compositore bergamasco Daniele Maffeis. Interverranno Pieralberto Cattaneo, Luca Oberti, Marcello Eynard, Fabrizio Capitanio. www.danielemaffeis.it. Alle 18
Piazza Cavour 15
Andrea Taverna alla 61a edizione del Festival Pianistico